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Il Papa in Egitto senza l'auto blindata: il programma del viaggio

Per i suoi spostamenti al Cairo, il 28 e 29 aprile, Papa Francesco utilizzerà un'auto chiusa ma non blindata. Lo ha detto il portavoce della Santa Sede, Greg Burke

Il Papa in Egitto senza l'auto blindata: il programma del viaggio

Papa Francesco ha deciso: niente auto blindata in Egitto, paese che visiterà il 28 e 29 aprile. Il pontefice, come fa sapere il portavoce vaticano Greg Burke, si sposterà a bordo di una normale auto, chiusa ma non blindata, come da lui stesso voluto. ''La sicurezza, mai come nel passato, è oggi un problema che investe un po' tutto il mondo - osserva Burke - il Medio Oriente come l'Europa e gli Usa però, la volontà del Papa è di andare comunque avanti ed essere presente come segno di vicinanza. Viviamo in un mondo in cui la mancanza di sicurezza è un elemento che fa parte della vita quotidiana, ma non parlerei di preoccupazione per il viaggio del pontefice in Egitto: andiamo avanti con serenità''.

Il programma del viaggio

"L’itinerario - informa Burke - sarà Roma-Cairo-Roma. La prima tappa al Palazzo presidenziale, dove ci sarà l’incontro privato con il generale Al-Sisi e lo scambio dei doni. Poi il momento tanto atteso della visita all’Università di Al-Azhar, il 'Vaticano dell’Islam', dove il santo Padre arriverà alle ore 15 per un incontro privato con il grande imam Ahmed Al-Tahyeb, per poi partecipare alla Conferenza internazionale per la pace, alla quale Francesco prenderà la parola.

"Il Papa - prosegue il portavoce vaticano - parlerà alle 16 dopo il grande imam: non apre e non conclude, partecipa". È prevista la presenza anche di Bartolomeo I, il patriarca ecumenico di Costantinopoli che già accompagnò Francesco anche a Lesbo l’anno scorso e nel 2014 in Terra Santa. Alle 16,40 si terrà l’incontro con le personalità della politica, dell’economia e della cultura: 1000 persone. Alle 17,20, probabilmente di nuovo con Bartolomeo I, Francesco si recherà al Patriarcato Copto dal Papa Twadros II, e da lì raggiungeranno insieme la chiesa di S. Pietro per pregare per i cristiani uccisi. Prima di entrare lasceranno fiori e accenderanno ceri. Al rientro in nunziatura, prima e dopo cena Francesco vedrà gruppi di fedeli cattolici: i bambini della scuola comboniana al suo arrivo, e prima di ritirarsi a riposare i ragazzi arrivati in pellegrinaggio da altre località dell’Egitto.

Il giorno dopo alle 10 allo Stadium dell’Aeronautica militare, la messa, che pur essendo sabato mattina vale per la domenica. Qui è previsto il giro in golf-car tra i fedeli. E dopo la messa un pranzo con i vescovi. Poi alle 15 l’incontro con sacerdoti, seminaristi e suore (500 persone che rinnoveranno insieme le promesse della vita consacrata). In tutto cinque discorsi. Il Papa parlerà in italiano ma ci saranno traduzioni simultanee. Il motto del viaggio è "Il Papa della pace nell’Egitto della pace". Burke ha risposto anche a una domanda sul caso di Giulio Regeni sottolineando che pur essendo "fondamentalmente una questione tra due stati, la Santa Sede quando può viene incontro a questioni umanitarie come questa, ma con la massima discrezione. Opera in modo tranquillo e efficace". E in ogni caso "il Papa è consapevole e ha pregato per lui e partecipa nel dolore della famiglia". Per Greg Burke, infine, non c’e da preoccuparsi neppure che il viaggio sia utilizzato politicamente. "Ogni viaggio - ha detto - è diverso dall’altro. Per noi è importante questo viaggio in un momento difficile per i cristiani del Medio Oriente".

Bergoglio e il caso Regeni

Il Papa parlerà del caso Giulio Regeni al presidente Al Sisi, rispondendo all'appello dei genitori del ragazzo? "Non lo so - risponde Burke -. Ma questa fondamentalmente è una questione tra due Stati.

Il Papa naturalmente è consapevole del caso e partecipa al dolore della famiglia. In situazioni simili la Santa Sede, quando può, viene incontro intervenendo per motivi umanitari, ma lavora con la massima discrezione anche per rispetto di tutte le parti coinvolte".

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