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Perché non si possono più comprare biglietti aerei per Londra

Il più grande scalo d'Europa nel caos: a Londra Heathrow è stato introdotto un limite massimo di passeggeri in transito fino all'11 settembre. Ecco perché e le proteste della International Air Transport Association

Perché non si possono più comprare biglietti aerei per Londra

La complicata estate vacanziera si arricchisce di un'altra problematica che dà il polso della situazione del caos che regna negli aeroporti a causa della mancanza di personale: lo scalo più importante d'Europa, Londra Heathrow, ha deciso di imporre il limite di 100mila passeggeri al giorno perché non riuscirebbe a gestire un volume maggiore. Da qui, la richiesta alle compagnie aeree di bloccare la vendita dei biglietti se si arriva a quella soglia. È l'unico modo per poter riuscire a servire le persone in transito senza incorrere in code chilometriche, proteste e rimborsi.

"Dobbiamo imporre un limite"

"Abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di introdurre un limite di capacità dal 12 luglio all'11 settembre" - ha scritto in una lettera l'amministratore delegato di Heathrow, John Holland-Kay. "Chiediamo ai nostri partner di smettere di vendere biglietti per quest' estate per limitare l'impatto negativo sui passeggeri". Come scrive la Cnn, i passeggeri che quotidianamente dovrebbero partire ogni giorno sarebbero 104mila, quindi con un esuberi di quattromila posti, già venduti. Che fine faranno? Nella migliore delle ipotesi tutto rimarrà così ma potrebbero subire cancellazioni o riprogrammazioni verso altri scali. Insomma, è il caos. Per intenderci, nel 2018 il numero giornaliero di passeggeri in transito per Heathrow è stato di quasi 220mila tra arrivi e partenze.

I motivi del caos

La crescente domanda di viaggi estivi dopo due anni di restrizioni di viaggio dovute al Covid ha travolto le compagnie aeree e gli aeroporti europei che hanno licenziato migliaia di piloti, personale di cabina, personale addetto ai check-in, personale di terra e addetti ai bagagli nel cuore della pandemia. Heathrow aveva avviato una campagna di reclutamento a novembre ma la situazione è ancora in alto mare e non tornerà alla normalità prima di fine luglio. "Ci sono alcune funzioni critiche nell'aeroporto che sono ancora sono significativamente sottodimensionate, in particolare gli assistenti a terra, che sono incaricati dalle compagnie aeree di fornire personale al check-in, carico e scarico bagagli e aeromobili turnaround", rendendolo un "significativo vincolo” alla capacità complessiva, ha sottolineato Holland-Kaye.

"Restrizioni ridicole"

Com'era prevedibile, il direttore generale della Iata (International Air Transport Association), l'associazione che rappresenta le compagnie aeree globali, ha definito "ridicole" le restrizioni di viaggio di Heathrow. "Le compagnie aeree hanno previsto un traffico più forte di quanto previsto da Heathrow ... chiaramente hanno sbagliato completamente", ha affermato alla Cnn Willie Walsh. "Dire alle compagnie aeree di smettere di vendere: che cosa ridicola da dire a una compagnia aerea per un aeroporto". In questo marasma è intervenuto anche William Walsh, ex amministratore delegato della British Airways: "Heathrow sta cercando di massimizzare la redditività che ottengono dall'aeroporto a spese delle compagnie aeree".

Un portavoce dello scalo londinese, però, ha respinto i commenti di Willie Walsh affermando a Reuters che l'aviazione è sottoposta a una notevole pressione con l'aumento della domanda: "A Heathrow abbiamo affrontato 40 anni di crescita in soli quattro mesi e ciò di cui abbiamo bisogno è un lavoro collaborativo e investimenti in servizi per proteggere passeggeri, non i commenti dei capi male informati delle compagnie aeree in pensione".

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