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Predicano l'islam radicale: beccati in auto a fare sesso

Protagoniste due autorità islamiche del Marocco. Lui predicava contro "le parole d'amore su Fb". Lei invitava le donne a non ridere davanti agli uomini"

Predicano l'islam radicale: beccati in auto a fare sesso

Come dice il proverbio: predicare bene e razzolare male. Si applica perfettamente a due autorità religiose islamiche del Marocco che in questi giorni sono al centro di uno scandalo sessuale. Sono stati beccati dalla polizia a fare sesso in auto, nonostante lui sia sposato e lei vedova. Per la legge marocchina sono quindi colpevoli di adulterio.

I predicatori islamici sopresi in "delitto di adulterio"

Ma facciamo un passo indietro. I due protagonisti della vicenda sono Moulay Omar Benhammad e Fatima Nejjar. In Italia sono sconosciuti, ma in Marocco sono due autorità importanti. Lui è docente universitario di studi islamici alla facoltà di Lettere di Rabat. Tra le altre cose ha 63 anni, è sposato e deve sfamare 7 figlioli. Lei, invece, è vedova ma con le sue attività di predicatrice sostiene ancora 6 figli.

Nelle loro attività religiose e di predicazione, i due più volte avevano avvertito i fedeli a non cedere alle tentazioni sessuali. Come spiega il Fatto Quotidiano, Benhammad "aveva emesso una fatwa sullo scambio di parole d’amore via Facebook". La sua amante, invece, "aveva supplicato le sue studentesse di non sedersi al posto dei maschi e non ridere davanti a loro, perché le due cose sono “l’inizio della fornicazione“".

Tutto molto radicale, se non fosse che i due erano soliti passare la notte in auto a fare sesso. Quando i due agenti li hanno sopresi devono essere rimasti a bocca aperta nel vedere due autorità religiose intente in atti osceni. Eppure non si sono lasciati corrompere dal tentativo di Benhammad e Nejjar di tenere nascosta la vicenda.

Se l'adulterio e la tentata corruzione non bastano a comprendere la portata dello scandalo, si pensi che i due sono vicepresidenti del Mur, Movimento per l'unità e la riforma, una sorta di costola del partito (Pjd) che è ora al governo in Marocco. A pochi giorni dalle elezioni, peraltro.

Al momento entrambi sono stati rilasciati perché la moglie di Benhammad non ha sporto formale querela, perdonando - a quanto pare - il marito infedele. L'imam aveva provato a spiegare che alla predicatrice lo lega un "matrimonio consuetudinario", peccato che questo tipo di unione sia "totalmente respinta" dal Marocco e dal Mur.

E così ai due predicatori non rimane che imparare il detto sopra citato: quando si predica, è bene anche attenersi alle proprie parole.

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