Guerra in Ucraina

"Prenderei un proiettile per Putin": la frase choc di Ecclestone

Dalla Formula Uno con amore: Bernie Ecclestone ha difeso a spada tratta Putin definendolo "una persona di prima classe" e disposto a prendere un proiettile al posto suo

"Prenderei un proiettile per Putin": la frase choc di Ecclestone

Le dichiarazioni che Bernie Ecclestone ha fatto nei confronti dell'amico Vladimir Putin stanno facendo il giro del mondo creando non poche polemiche e soprattutto con la presa di distanza del mondo della Formula 1 e dello stesso Regno Unito, uno tra i Paesi più attivi nel contrastare lo zar in Ucraina. Oltre a definire il presidente russo "una persona di prima classe", Ecclestone ha dichiarato che sarebbe addirittura disposto a farsi colpire da un proiettile al posto suo. "Sarei pronto a prendere una pallottola per lui". Le dichiarazioni choc sono state rilasciate nel corso della trasmissione "Good Morning Britain" in onda su Itv raggiungendo già milioni di visualizzazioni.

"Errori non intenzionali"

Il 91enne ex manager di Formula 1, in diretta da Ibiza, ha difeso a spada tratta l'amico put ammettendo che possa aver "commesso errori" come è capitato a "noi uomini d'affari". Sull'invasione in Ucraina, poi, la ciliegina sulla torta: Ecclestone è certo che il conflitto sia stato una scelta "non intenzionale". In pratica, quando sta accadendo in Donbass e in altre aree del Paese è "la cosa giusta per la Russia" perché il proprio popolo va protesso (cioé i russi). "Non giustifico le morti delle persone. Non è stato intenzionale. Sono assolutamente certo che ora vorrebbe non aver avviato tutta questa attività, ma non è iniziata come una guerra", ha aggiunto. Sembra una barzelletta ma è tutto vero. Ovviamente, la colpa sarebbe di Zelensky definito ironicamente "quell'ex comico" che non sarebbe stato in grado di cercare un accordo per evitare quattro mesi di guerra. Infine, ha ritenuto "indebite" le intromissioni dello sport nella politica e, ancor più grave, l'annullamento del gran premio della Russia dal calendario di Formula Uno.

Dove nasce l'amicizia

Ma dove nasce questo sodalizio che è sfociato, all'improvviso, in una difesa strenua a Putin come non hanno fatto nemmeno i suoi fedelissimi al Cremlino? I due sono diventati sempre più amici in seguito al primo Gp di Russia nel 2014, svoltosi a Sochi. La stessa visione di intenti è sfociata, nel 2017 ad altre dichiarazioni pro- Putin che, secondo Ecclestone, aveva le carte in regola per essere il leader in grado di "guidare i destini dell'Europa". Le sviolinate dell'epoca potevano anche passare inosservate ma questo periodo non fanno bene a nessuno: di sicuro non sono andate giù ai vertici di Liberty Media, la holding americana a cui Ecclestone ha infine venduto il circo mediatico per una cifra astronomica.

"Le affermazioni di Ecclestone sono in netto contrasto con i valori moderni riflessi oggi dal nostro sport", ha scritto la società in una nota.

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