Guerra in Ucraina

Il prossimo obiettivo dei russi: "Può dominare il Mar Nero occidentale"

Mosca potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale se riuscisse a consolidare la sua posizione sull'Isola dei Serpenti, "con una difesa aerea strategica e missili da crociera di difesa costiera"

Il prossimo obiettivo dei russi: "Può dominare il Mar Nero occidentale"

Non trovano tregua i combattimenti a Zmiinyi Island, nota come l'Isola dei Serpenti, dove la Russia continua nell'operazione di rafforzamento della propria guarnigione esposta situata lì. L'Ucraina ha colpito "con successo" le difese aeree di Mosca e le navi di rifornimento con i droni Bayraktar. L'ultimo rapporto di intelligence del ministero della Difesa britannico riferisce che le navi di rifornimento della Russia "hanno una protezione minima" nel Mar Nero occidentale, come conseguenza della ritirata della Marina russa in Crimea dopo la perdita della Moskva.

L'obiettivo russo

Gli 007 di Londra fanno inoltre notare che i ripetuti sforzi da parte dell'esercito russo per aumentare le proprie forze sull'Isola dei Serpenti stanno offrendo all'Ucraina "maggiori opportunità" di impegnare le truppe russe. C'è però una precisazione da fare su un possibile scenario futuro: la Russia potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale se riuscisse a consolidare la sua posizione sull'Isola "con una difesa aerea strategica e missili da crociera di difesa costiera".

Ovviamente non è possibile definire quelli che saranno gli obiettivi finali della Russia, visto che la propria offensiva e i possibili traguardi cambiano frequentemente in base all'intensità della resistenza ucraina e alle difficoltà riscontrate sul campo di guerra da parte delle forze russe. Comunque il ministro italiano della Difesa Lorenzo Guerini ha sottolineato che gli obiettivi potrebbero essere ampliati qualora si dovesse assistere a un cedimento di Kiev, "con potenziale espansione dell'occupazione russa sino ad Odessa, per precludere all'Ucraina l'accesso al Mar Nero".

Cosa accade nel Mar Nero?

Da Kiev nei giorni scorsi hanno riferito che Mosca avrebbe concentrato sette lanciatori di missili da crociera navali Kalibr nel Mar Nero con una raffica totale fino a 50 vettori, ma la resistenza ucraina sta continuando a "distruggere la manodopera e l'equipaggiamento degli occupanti russi". Nelle scorse ore le unità di difesa aerea e le forze di terra ucraine avrebbero abbattuto sei aeromobili a pilotaggio remoto Orlan-10, un drone Outpost e tre missili da crociera.

Sempre qualche giorno fa lo Stato maggiore di Kiev nel suo bollettino sulle operazioni militari aveva rimarcato il fatto che i principali sforzi della Russia si sono concentrati sulla distruzione delle infrastrutture aeroportuali "al fine di prevenire le azioni dei nostri aerei, inclusi i droni Bayraktar", in particolare nell'Ucraina orientale e nella zona operativa del Mar Nero.

Il 6 maggio è stato comunicato che le forze ucraine hanno colpito e messo fuori combattimento la fregata russa Ammiraglio Makarov nel Mar Nero, vicino all'Isola dei Serpenti: viene considerato il mezzo più importante della flotta di Mosca nella regione dopo la Moskva. Per alcuni media ucraini la nave sarebbe stata colpita da un missile Neptune, proprio come l'incrociatore.

Tuttavia Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, aveva subito precisato di non avere informazioni in tal senso.

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