Guerra in Ucraina

"Guerra con la Nato? Cosa pensa Putin". La rivelazione dell'oligarca

Il dissidente russo Mikhail Khodorkovsky, in esilio dal 2015, ha spiegato cosa potrebbe accadere se Putin conquistasse il Donbass. "L'Europa si prepari a 2.500 km di guerra"

"Guerra con la Nato? Cosa pensa Putin". La rivelazione dell'oligarca

La "profezia" non è benaugurante ma non si può neanche considerare un'ipotesi dell'altro mondo: con Putin non si possono mai dormire sonni tranquilli ed è quello che ha pensato e sostiene anche Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca russo ed ex uomo più ricco di Russia. Chi lo conosce afferma che non è un tipo emotivo e per questo il suo pensiero invita quantomeno a riflettere. Se lo Zar dovesse vincere la guerra in Ucraina, "a causa di problemi interni, inizierà una guerra con la Nato. E alla fine perderà quella guerra", ha dichiarato al Financial Times.

"Frontiera lunga e calda"

Secondo Khodorkovsky, i Paesi che aiutano Kiev devono impegnarsi al massimo negli aiuti all'esercito di Zelensky perchè, se il Donbass diventasse definitivamente russo, l'Occidente si troverebbe ad affrontare una "frontiera molto lunga e calda in Europa, lunga 2.500 km". Tradotto, il fronte bellico si allargherebbe ad altre nazioni europee probabilmente a partire da Moldavia, Romania e Polonia. "Se non riusciamo a far fronte a questa piaga in Ucraina, dovremo affrontarla in altri territori", ha aggiunto. Non certo un ottimista, questo è lo scenario peggiore che porterebbe anche al "blocco aereo della Lituania che permetterà all'aviazione russa di volare direttamente tra la Russia e Kaliningrad", come abbiamo visto su InsideOver.

Chi è l'ex oligarca

Il decennio passato in carcere lo ha reso un simbolo di opposizione a Vladimir Putin: una volta proprietario dela Yukos, tra le più grandi compagnie petrolifere russe degli anni '90, il 58enne vive a Londra con la moglie sin dal 2015. La guerra lo ha scosso, soprattutto quando Kharkiv è stata attaccata, un luogo di infanzia in cui passava le estati con la bisnonna. "Quando ho visto il filmato dell'attentato di Kharkiv e quando ho visto le persone nella metropolitana, tutto si è capovolto dentro di me", ha dichiarato al quotidiano economico britannico. Il dissidente si era "buttato" in politica, denunciando la corruzione in un incontro televisivo con Putin. Entrambe le mosse hanno fatto infuriare il presidente russo che lo ha incarcerato con le accuse di evasione fiscale e frode: fu graziato poco prima delle Olimpiadi di Sochi 2014, quando Putin si preoccupava ancora della sua immagine. Da quel momento ha vissuto in esilio.

"Gli agenti di Putin"

Altri oligarchi, invece, hanno imparato una lezione diversa: non opporsi a Putin. "Abramovich e altri che voi chiamate oligarchi, in Occidente, li vedo come agenti di Putin, niente di più e niente di meno", sottolinea. Nel loro piccolo, questi oligarchi non hanno praticamente alcuna influenza su Putin, ma "hanno molte leve nelle loro mani per influenzare l'opinione pubblica e la politica in Occidente. Questo è il motivo per cui Putin ha interesse per loro come strumento di influenza".

"Qual è il futuro della Russia"

Come cambierà il Cremlino nel prossimo futuro? Khodorkovsky sostiene che, come sempre, il cambio di regime avverrà in modo pratico, ossia "solo con la forza. Potrebbe essere l'entourage di Putin, potrebbe essere l'esercito o potrebbe essere la società.." Questo è un altro motivo per cui Putin e il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko "non osano armare il popolo" a differenza di Zelensky che ho avuto paura a distribuire le armi alla sua stessa gente per combattere il nemico.

"Se invece Putin distribuisse 40mila AK a Mosca (mitragliatrici, ndr), domani non sarebbe più con noi", conclude.

Commenti