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Ragazze rapite in Siria, i familiari: "Aiutatele raccontando la verità"

Greta e Vanessa rapite da un gruppo armato che in passato ha già rapito diversi attivisti e giornalisti. Si trovavano nella casa del "capo del Consiglio rivoluzionario" locale

Ragazze rapite in Siria, i familiari: "Aiutatele raccontando la verità"

"Se volete stare vicini a Vanessa e Greta, raccontate cosa succede in Siria e perché è in questa situazione". Entrando nella casa di famiglia a Gavirate, in provincia di Varese, uno stretto parente di Greta Ramelli, la cooperante 21enne rapita insieme alla ventenne Vanessa Marzullo ad Aleppo, dove si trovavano dal 28 luglio per seguire progetti umanitari. Dieci anni dopo la scomparsa delle "due Simone", altre due giovani spariscono in un Paese precipitato nelle violenze. All’epoca, la Torretta e la Pari furono sequestrate a Baghdad, stavolta le due giovani sono state rapite in Siria. Appassionate, volenterose, ma un tantino sprovvedute, le due ragazze sono sparite in un Paese dilaniato da oltre tre anni di una guerra fratricida e che non lascia scampo, in cui anche la diplomazia internazionale fatica a trovare il bandolo.

Secondo il sito del quotidiano giordano Assabeel, che citan un attivista locale corrispondente di alcune testate, Vanessa e Greta sarebbero state sequestrate da un gruppo armato che in passato aveva già rapito diversi attivisti e giornalisti. Il doppio sequestro sarebbe avvenuto nella località di El Ismo, a ovest di Aleppo, nella casa del capo del Consiglio rivoluzionario locale, dove le due giovani erano ospitate. Con loro, afferma ancora la fonte, vi era anche un giornalista italiano, Daniele Raineri del Foglio, che dopo essere riuscito a fuggire avrebbe dato l’allarme. "Le due italiane sono state viste per l’ultima volta venerdì scorso", precisa Assabeel senza però fornire il nome del gruppo autore del rapimento né precisare se si tratti di un’organizzazione criminale o di una formazione di matrice politica.

Greta e Vanessa sono entrambe giovanissime. E sono finite in una vicenda più grande di loro. Dopo aver letto i giornali di stamattina un parente di Greta, probabilmente il fratello, ha voluto ha voluto dirne quattro ai tanti cronisti. "Nessuno di voi conosce davvero la Siria - ha detto - nessuno sa perché si trova in questa situazione dopo la caduta dell’impero ottomano". Poi, rientrando in casa, ha concluso: "Non credo voi siate più veri giornalisti come una volta". La Ramelli è originaria di Comerio, un paesino di appena 2.600 abitanti in provincia di Varese. Volontaria anche nella Croce rossa, Greta ha avuto anche altre esperienze in Africa: nel 2011 è stata 4 mesi in Zambia, a Chipata e Chikowa, lavorando come volontaria in tre centri nutrizionali per malati di Aids e in alcune missioni dei padri comboniani. Nel dicembre 2012 è andata per tre settimane in India, a Calcutta, volontaria in una struttura gestita dalle suore missionarie della carità. La Marzullo, invece, studia mediazione linguistica e culturale all’Università di Milano, dove ha cominciato a imparare l’arabo oltre all’inglese.

Su Facebook racconta la guerra postando fotografie di bombe e bambini dilaniati.

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