Raid russo su Dnipro: morti e feriti

Attaccata la città di Dnipro poco dopo la mezzanotte locale, soccorsi ancora in azione per cercare altri eventuali feriti

Raid russo su Dnipro: morti e feriti

La guerra dal cielo al momento è molto più intensa rispetto a quella combattuta lungo i vari fronti di terra. Poco dopo la mezzanotte locale, diversi missili hanno colpito il centro di Dnipro. La città, una delle più importanti dell'Ucraina centrale e vero ponte di collegamento tra est ed ovest del Paese, non era mai stata colita così duramente.

Dopo l'attivazione delle sirene di allarme aereo, da diversi punti del centro urbano è stato possibile udire almeno cinque esplosioni. Ma sui social c'è chi afferma essere state di più. Poi la tragica conta dei danni. Sarebbero almeno tre, stando all'ultimo bilancio aggiornato, i morti. I feriti invece ammonterebbero a 15. A colpire è stata la forte intensità del raid contro una città fino a oggi tutto sommato quasi ai margini della guerra.

Oltre a Dnipro, anche Odessa e Mykolaiv sono state, ancora una volta, alcune delle regioni più colpite. Diversi i raid anche nella regione di Donetsk, lì dove i russi stanno preparando i futuri assalti. Colpite diverse località, in alcuni casi sono stati segnalati feriti tra i civili. Altra regione pesantemente colpita nella notte è stata quella di Kharkiv, il cui capoluogo rappresenta una delle città più distrutte dalla guerra.

Sirene di allarme aereo anche a Kiev e nella regione circostante la capitale. Mentre proseguono a Vinnytsia, città del centro dell'Ucraina, le ricerche degli oltre 30 dispersi dell'attacco che mercoledì ha ucciso al momento, stando all'ultimo bilancio, 23 persone.

I principali fronti di battaglia

I russi sembrano essere entrati in una fase di assestamento e riorganizzazione delle truppe. Dopo la conquista dell'oblast di Lugansk, a seguito dell'ingresso dei soldati nelle città strategiche di Severodonetsk e Lysychansk, Mosca adesso sta aspettando il tempo ritenuto più propizio per proseguire con le operazioni belliche.

I prossimi obiettivi, e questo è oramai un dato assodato, sono Slovjansk e Kramatorisk. Due città colpite anche nelle ultime ore, ma dove non è iniziata l'offensiva vera e propria per la loro conquista.

Come scritto nei giorni scorsi dall'intelligence della Gran Bretagna, Mosca in queste settimane potrebbe concentrarsi sulla conquista di piccole cittadine del Donbass. Come accaduto ad esempio a inizio settimana a Siversk. Senza però poi andare a premere in profondità verso i principali obiettivi.

Ad ogni modo, nella notte appena trascorsa timidi passi avanti i russi li hanno fatti nel quadrante di Popasna e Bachmut. A sud di Lyman, in direzione di Slovjansk, non ci sono state invece particolari novità tranne che per dei raid con colpi di artiglieria probabilmente propedeutici alla futura offensiva.

Anche sul versante ucraino si sta assistendo a una fase di timidi attacchi, senza offensive significative. Kiev vorrebbe provare a riprendere in mano Kherson, la prima città ucraina occupata dai russi dall'inizio della guerra.

Le avanguardie ucraine non sono molto lontane dal centro, ma oltre ad alcuni raid contro depositi di munizioni e di armi, non si è visto molto altro. Con le truppe al momento rimaste quasi al punto di partenza della controffensiva.

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