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Russiagate, ex consigliere di Trump pronto a testimoniare in cambio dell'immunità

L'ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Donald Trump ha chiesto l'immunità in cambio della sua testimonianza sui presunti rapporti tra la campagna elettorale del tycoon e la Russia

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Michael Flynn, l'ex consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Trump, ha detto di essere disponibile a testimoniare sul Russiagate in cambio dell'immunità.

Flynn era stato costretto a dimettersi per aver nascosto al vicepresidente Mike Pence di aver discusso con Sergey Kislyak, l'ambasciatore russo in Usa, delle sanzioni americane prima dell'insediamento di Donald Trump.

Ora l'ex consigliere ha detto all'Fbi e alle commissioni parlamentari che indagano sui possibili legami della campagna di Donald Trump con la Russia di essere disposto a testimoniare sulle presunte ingerenze del Kremlino nelle elezioni americane, ma solo se gli verrà garantita l'immunità dall'azione penale.

È il Wall Street Journal a dare notizia della trattativa in corso, aggiungendo che nessuno ha ancora acconsentito alle condizioni poste dall'ex consigliere, che era molto vicino al neoeletto Presidente.

"Flynn ha di sicuro qualcosa da raccontare, e ha tutte le intenzioni di farlo, se le circostanze lo permetteranno... - ha detto l'avvocato, Robert Kelner, giovedì sera - Nessuna persona ragionevole si farebbe interrogare in un ambiente così altamente politicizzato e di caccia alle streghe senza le assicurazioni di non subire un processo ingiusto".

Altri tre ex aiutanti del tycoon, Paul Manafort, ex capo della campagna elettorale, Roger Stone, ex consigliere, e Carter Page, ex consigliere per la politica estera, anche loro al centro dell'investigazione dell'Fbi, si sono già fatti avanti dicendo che testimonieranno senza alcuna promessa di impunità e la scorsa settimana hanno dato, tramite i propri avvocati, disponibilità a parlare con gli investigatori della Camera e del Senato.

È da settimane che gli investigatori della House of Representatives parlano di interrogare Flynn, ma temono che l'ex consigliere si appelli al Quinto Emendamento, il diritto di non auto incriminarsi, se costretto a testimoniare.

Nel frattempo, i democratici stanno diffondendo una frase pronunciata proprio da Flynn l'anno scorso alla MSNBC: "Se ti viene concessa l'immunità, vuol dire che probabilmente hai commesso un crimine".

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