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Russi in Siria? Lo dimostrano anche i selfie dei soldati

I soldati russi postano i propri movimenti sui social e si scopre la loro presenza in Siria

Russi in Siria? Lo dimostrano anche i selfie dei soldati

Video della tv siriana, rapporti dei servizi segreti americani, ammissioni della diplomazia russa e ora anche selfie. Attraverso un lungo lavoro investigativo il giornalista russo Ruslan Leviev ha analizzato diversi profili social dei soldati russi per scoprire se si trovavano davvero in Siria, e a quanto pare sembra di si.

Seguendo il marinaio Maxim Mazhnikov, Leviev è riuscito a dimostrare che i russi si muovono nelle zone controllate dal regime di Damasco, soprattutto il porto di Tartus. Le foto postate sui social made in Russia, VKontakte e Odnoklassniki, ritraggono Maxim in diverse località della Siria. Il viaggio inizia in marzo ad Istambul dove il marinaio viene ritratto con il ponte sul Bosforo alle spalle. Il 22 agosto viene caricata una foto molto più interessante che ritrae Mazhnikov vicino ad un manifesto di propaganda che rappresenta Assad vicino all'amico Putin con scritte in arabo e russo. Lo stesso giorno viene postata anche una foto scattata vicino a uno dei famosi ritratti del presidente siriano usati nella campagna elettorale dello scorso anno.

Frugando ancora meglio su social e forum, Leviev ha scoperto la storia Yuri Artamonov. In un forum femminile la moglie di Artamonov si lamentava che il marito sarebbe stato inviato in Siria per 8 mesi. A questo punto Leviev ha creato un profilo falso e interagito con la donna. Dal loro scambio si è scoperto che il marito è stato inviato in Siria a "presidiare un areoporto", probabilmente quello di Latakia.

Interessante anche la storia di Anatoliy Golota.

Secondo il suo profilo su VKontakte, Golota sarebbe membro del gruppo 810 dell'unità militare 13140, stanziata a Sevastopoli in Crimea e il primo settembre ha festeggiato sui social con la frase "fuori dalla Siria!".

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