Il Cremlino si prepara ad emanare nuove black list. Questa volta però non si tratta di ulteriori contro-sanzioni di Mosca all’Unione Europea. Nel mirino della Russia infatti, all'indomani della conferma da parte del governo russo che a far esplodere l'Airbus Metrojet sul Sinai sia stato un ordigno piazzato nell'aeromobile dai jihadisti, ci sono i finanziatori del terrorismo islamico internazionale.
Dopo le dichiarazioni fatte al G20 dal presidente russo, sui presunti uomini d’affari di 40 Paesi che finanzierebbero l’Isis, tra i quali ci sarebbero anche cittadini dei 20 “grandi” riuniti ad Antalya, Putin, infatti, è passato all’azione ed ha firmato un ordinanza che istituisce la creazione di un Comitato interdipartimentale russo per la lotta al finanziamento del terrorismo, ed in particolare quello di matrice islamica.
La decisione è stata resa nota dall’agenzia di informazione russa Tass, che spiega che il Comitato si occuperà di congelare beni, conti correnti e proprietà di individui o associazioni “fortemente sospettati di avere legami con il terrorismo internazionale”.
Il Comitato, secondo quanto dichiarato da Mosca, riceverà le informazioni sugli individui e le organizzazioni da colpire, dai principali enti statali ed istituzioni del Paese, compresa la Banca Centrale russa.
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