Coronavirus

Quali sono i Paesi che dicono addio alle restrizioni Covid

Gran parte d'Europa ha eliminato e sta togliendo gradualmente tutte le restrizioni anti-Covid: ecco la situazione nei principali paesi e le misure adottate

Quali sono i Paesi che dicono addio alle restrizioni Covid

Il mondo ha imparato a convivere con il Covid-19. Questo verbo serve a indicare che la convivenza deve necessariamente rimodulare la quotidianità con Sars-Cov-2 che, sebbene sia sempre presente, non è più letale come prima e le armi a nostra disposizione (vaccini, farmaci) ci consentono di affacciarci a una nuova normalità di vita. In tantissimi Paesi europei e mondiali le restrizioni sono già (o stanno per essere) un lontano ricordo.

Cosa succede in Spagna, Francia e Germania

Madrid ha deciso che le discoteche potranno riaprire senza alcun obbligo di green pass, un vero e proprio liberi tutti. Via le mascherine, sì agli assembramenti all'interno dei locali, in pratica. Poi, come accaduto nello stesso periodo in Italia, dall'8 febbraio è stato eliminato l'obbligo delle mascherine all'aperto mentre in Catalogna si è ancora più avanti: Barcellona non ha più quasi alcun tipo di restrizione. Anche la Francia, una delle nazioni più simili alla nostra nella lotta al Covid, si è adeguata anticipando i tempi della fine di distanziamento e mascherine negli uffici così in qualsiasi altro luogo al chiuso: l'abolizione enterà in vigore lunedì 14 marzo, stesso giorno in cui non sarà più valido il super green pass. La Germania ha optato per il "freedom day" una settimana dopo i francesi, il 20 marzo, quando scatterà il piano per porre fine a quasi tutte le restrizioni anti-Covid per ristoranti, negozi e nelle abitazioni. Ancora obbligatorio, invece, l'obbligo di mascherine per ospedali, trasporti e scuole ma saranno tolte nelle prossime settimane.

L'Austria elimina l'obbligo vaccinale

Come ci siamo occupati sul Giornale.it, l'esecutivo austriaco ha deciso di sospendere la legge sull'obbligo vaccinale contro il Covid-19: l'annuncio è stato dato dalla ministra federale per l'Ue, Karoline Edtstadler, durante una conferenza stampa a Vienna. "Abbiamo deciso di seguire il consiglio della commissione di esperti" e di "sospendere" la vaccinazione obbligatoria. Inoltre, già dal 5 marzo, erano state revocate la maggior parte delle restrizioni messe in atto per frenare i contagi come l'ingresso a musei e luoghi di cultura soltanto ai vaccinati e a chi avesse contratto la malattia.

Cosa succede in Regno Unito

Addio al green pass e all’uso delle mascherine già scattato a metà gennaio per i cittadini di Sua Maestà la Regina Elisabetta. Come riporta il Corriere, dal 21 febbraio sono state annullate anche le ultime restrizioni tra le quali l’isolamento obbligatorio per i contagiati. "Convivere con il Covid" in una fase in cui "la pandemia non è finita", perché la diffusione della variante Omicron è nuovamente sotto controllo in Inghilterra così come in Scozia e in Irlanda e il dato è certificato dal calo di contagi e nuove ospedalizzazioni.

La situazione Covid in nord Europa

Dal 1° febbraio la Danimarca ha deciso che il Covid non è più "una malattia socialmente critica" eliminando l’obbligo di indossare le mascherine su mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso. Abolito il green pass per discoteche, bar, autobus e ristoranti. L'unica raccomandazione ai dispositivi personali vige per gli ospedali, strutture sanitarie e case di cura. Situazine uguale in Svezia e Norvegia dove è decaduto il distanziamento, non ci sono più green pass e mascherine perché "il Covid non è più considerato una patologia che minaccia la società".

Il modello Svizzera

Dal 18 febbraio la Svizzera è libera dalle misure anti-Covid: mascherine e certificati verdi non sono più richiesti per entrare in negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni. A breve saranno eliminate le misure previste per coloro i quali vengono da un paese straniero. In vigore fino a fine marzo, invece, l’obbligo di mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie e l'isolamento dei positivi per cinque giorni.

Cosa succede in Israele

Il Paese per eccellenza più seguito al mondo quanto a restrizioni, prevenzioni e risultati dei vaccini sulla popolazione, Israele, il primo a introdurre il green pass insieme alla strategia di convivenza con la pandemia, dal 1° marzo ha eliminato il certificato verde per l’accesso ai luoghi pubblici e ai posti di lavoro.

Sono cambiate anche le regole per visitare il Paese: sarà necessaio un tampone molecolare alla partenza e all'arrivo all'aeroporto di Tel Aviv, mentre per gli Israeliani di rientro sarà necessario soltanto il tampone in aeroporto.

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