Scatta la rappresaglia russa: bombardamenti anche su Kiev

Colpita pesantemente Kiev, con bombe cadute anche in pieno centro. Segnalate esplosioni a Dnipro e Zaporizhzhia, nell'ovest bombardate infrastrutture energetiche nella regione di Leopoli

Scatta la rappresaglia russa: bombardamenti anche su Kiev

Ucraina ancora pesantemente sotto attacco. La notte appena trascorsa è stata una delle più turbolente delle ultime settimane. Diversi raid sono stati segnalati in tutte le principali città del Paese, comprese quelle delle regioni occidentali. Si è trattato di un vero e proprio poco gradito ritorno al passato per gli ucraini. La mente di tutti è andata ai primi giorni di guerra, quando i raid russi interessavano quotidianamente tutte le principali aree.

Colpita la capitale

Sotto attacco soprattutto Kiev. Nella capitale, poco prima delle luci dell'alba, sono risuonate le sirene di allarme aereo. Ma forse in pochi si aspettavano di udire nuovamente, dopo diversi giorni di relativa calma, gli echi delle esplosioni. E questa volta, a differenza di altre occasioni, è stato il centro della più grande metropoli ucraina a essere preso di mira.

Colpito, in particolare, il distretto di Shevchenkovsky. Il quartiere si trova nella parte occidentale di Kiev e già nei primi giorni di guerra è stato uno dei più bersagliati quando i russi, durante la fase dell'assedio della capitale ucraina, si trovavano nei sobborghi settentrionali della città. Sono però diverse le esplosioni segnalate sui social.

Gli allarmi sono stati attivati almeno tre volte dopo i primi raid e altri bombardamenti hanno riguardato i distretti sud occidentali dell'area urbana di Kiev. Nel mirino, secondo alcune indicazioni arrivate dai media locali, anche le zone adiacenti all'aeroporto Zuljany, una delle strutture più importanti della capitale.

Il giornalista Andriy Tsapliyenko sui propri canali social ha riportato, tra le altre cose, un'esplosione in Volodymyrska Street, nel centro di Kiev. Le bombe hanno sfiorato in questo caso il monumento dedicato a Hrushevsky, uno degli eroi nazionali ucraini. Al momento il bilancio ufficiale dei raid parla di una vittima tra i civili. Ma il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha prospettato sul Kyiv Independent una situazione ancora più grave, parlando di almeno cinque vittime.

La popolazione è stata esortata a rimanere a casa oppure a dirigersi nei rifugi. Proprio come nelle prime ore del conflitto. A testimoniarlo su Twitter il commissario europeo alla giustizia, Didier Reynders, in visita oggi a Kiev. L'esponente dell'esecutivo comunitario ha riferito di essere al momento in un seminterrato di un albergo della capitale ucraina, aspettando la fine dell'allerta aerea.

Missile vicino l'ufficio di Zelensky: "Russi vogliono distruggerci"

Il bombardamento che ha riguardato il centro di Kiev, potrebbe aver interessato anche le zone adiacenti ai palazzi del potere ucraino. Secondo quanto scritto dall'agenzia Ria Novosti infatti, almeno un missile ha colpito una strada non lontana da via Bankova, sede della presidenza ucraina. L'ordigno sarebbe caduto in un'area a metà strada tra l'ufficio del presidente Volodymr Zelensky e la sede dei servizi segreti.

Intanto su Telegram, il capo dello Stato ucraino ha confermato l'allerta aerea diramata in tutto il Paese. "Ci sono già diversi morti - ha scritto - rimanete nei rifugi. I russi vogliono distruggerci".

Raid su Dnipro e Zaporizhzhia

Sirene di allarme ed esplosioni anche in altre città ucraine, a partire da quelle dell'est del Paese. Già nel cuore della notte, a Dnipro sono state attivate le sirene anti aeree. La metropoli, una delle più grandi a cavallo del fiume Dnepr, sta forse subendo i raid più pesanti dall'inizio della guerra. Su Telegram sono stati segnalati nuerosi bombardamenti, andati avanti a un ritmo continuo specialmente nelle ultime ore. Le immagini diffuse sui social hanno mostrato danni in pieno centro e soccorritori in azione, nonostante l'allerta aerea ancora non cessata.

Esplosioni anche a Zaporizhzhia. Qui i cittadini però non sono stati colti di sorpresa. La città è capoluogo di uno degli oblast considerati ufficialmente annessi alla Russia dal Cremlino. Ma il suo centro urbano è saldamente in mano ucraina. Tutto attorno, il fronte attraversa zone nevralgiche del conflitto, a partire dall'area della centrale nucleare di Enerhodar. Da qui i continui raid sulla città nell'ultima settimana. Nel week end un bombardamento ha anche causato più di 20 morti tra i civili.

Esplosioni ad ovest

É tornato a essere preso di mira anche l'ovest dell'Ucraina, parzialmente risparmiato dal confitto. Bombardamenti sono stati segnalati nelle città di Ternipol, Lutsk, Rivne, così come a Zhytomyr, la località situata lungo il collegamento tra Kiev e le regioni occidentali. Sirene di allerta aerea nelle prime ore della mattinata anche a Leopoli. Nella città simbolo di quest'area dell'Ucraina, la gente è stata invitata a evitare di uscire per strada.

Maxim Kozitsky, governatore della regione, ha scritto sul proprio canale Telegram che diverse esplosioni hanno interessato la regione circostante a Leopoli. Le bombe avrebbero colpito soprattutto infrastrutture energetiche.

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