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La sconfitta della Clinton ora fa piangere gli abortisti

Sul sito di Planned Parenthood e nella galassia abortista si moltiplicano gli appelli: "Continueremo col nostro lavoro". Ma intanto sono a lutto

La sconfitta della Clinton ora fa piangere gli abortisti

La vittoria di Donald Trump ha mandato in tilt i democratici, ma non solo. Fra le migliaia di persone scese in piazza per protestare contro l'elezione del magnate candidato dai repubblicani è probabile che vi siano anche alcuni degli uomini e delle donne abortisti di Planned Parenthood, la piattaforma di associazioni a favore di genitorialità organizzata, aborto e accesso ai servizi medici anche contro l'obiezione di coscienza.

Sul sito parenthood.com, fanno notare i media pro-life, il giorno seguente all'elezione di The Donald alla presidenza sono comparsi messaggi dai toni lugubri e apocalittici.

"Queste porte restano aperte",scrivono gli abortisti. "Negli ultimi mesi - si legge sui siti di Planned Parenthood Action - Negli ultimi otto anni (quelli dell'amministrazione Obama, ndr) abbiamo fatto cmolti progressi; ma negli ultimi mesi la retorica di Trump ha creato un'America molto più pericolosa per le persone di colore, in cui gli immigrati sono a rischio di deportazione, ai musulmani potrebbe essere vietato l'ingresso nel paese e la discriminazione contro le persone Lgbt diventa qualcosa di accettabile."

"È nostro compito - proseguono - Combattere per le persone che amiamo. La maggior parte delle persone credono nell'accesso alle cure mediche, nei servizi riproduttivi, nell'aborto. Abbiamo visto di cosa è capace chi si oppone a noi e le conseguenze sarebbero incalcolabili. Dobbiamo fermarli."

La candidatura di Hillary Clinton era da sempre considerata un baluardo per il progresso dei diritti civili e contro l'avanzata del fronte pro-life e antiabortista sostenuto dai movimenti di attivisti religiosi.

Ora che quella candidatura ha fallito, gli abortisti tremano.

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