Paura prima della seconda partita di finale della Copa Libertadores, l'equivalente sudamericano della Champions League, che doveva disputarsi alle 17 (le 21 italiane) di stasera.
Un gruppo di tifosi del River Plate ha attaccato l'autobus che portava i calciatori del Boca Juniors allo stadio Monumental per la seconda partita di finale della Copa Libertadores: rotti i finestrini, quasi tutte e persone a bordo leggermente intossicati dai gas e due calciatori, Perez e Jara, feriti. Le immagini tv mostrano i giocatori del Boca scendere dall'autobus, che ha diversi finestrini rotti, tossendo e con gli occhi irritati dai fumogeni lanciati sul mezzo. L'attacco è stato portato a termine nonostante il bus fosse scortato dalla polizia, prima della partita fra le due più importanti squadre del calcio argentino. I dirigenti della squadra 'xeneize' hanno chiesto invano la sospensione della partita. Ma, nonostante il capitano del Boca, Pablo Perez, sia in ospedale e non potrà giocare, la Confederazione Sudamericana del Calcio (Conmebol) ha annunciato che il calcio d'inizio sarà alle 19,15 locali (le 23,15 italiane). La decisione è arrivata dopo diversi incontri e pressioni da parte dei presidenti della Fifa, Gianni Infantino e del Conmebol, Alejandro Dominguez. Alla fine il River Plate ha deciso di appoggiare la richiesta del Boca Juniors e rinviare la finale di ritorno della Copa Libertadores che sarà giocata domani.
La finale di andata era finita 2-2 allo stadio Bombonera del Boca due settimane fa. Non ci dovevano essere tifosi del Boca per la gara di ritorno, dal momento che il supporto al viaggio è stato bandito in tutte le partite di calcio argentine dal 2013 a causa del teppismo.
La violenza legata al calcio è costata la vita a oltre 300 tifosi in Argentina negli ultimi 50 anni, secondo i dati dell'Ong Salvemos al Futbol (Salviamo il calcio). Fra le due squadre c'è la più feroce rivalità nel mondo del calcio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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