Cronache

Scozia, scopre di avere un tumore al seno grazie alla visita in un museo

Bal Gil ha saputo che qualcosa non andava dopo essere passata in una stanza con una fotocamera termica, che ha segnalato un cancro allo stadio iniziale. La donna ha scritto una lettera di ringraziamento: "Senza quella macchina non avrei saputo niente"

Scozia, scopre di avere un tumore al seno grazie alla visita in un museo

Una normalissima visita al museo ha permesso la scoperta di un tumore al seno. La storia a lieto fine, che sembra incredibile, viene dalla Scozia, dove una donna ha scoperto di avere il cancro dopo essere passata in una stanza con una fotocamera termica, che le ha segnalato la presenza di un'anomalia attraverso il cambiamento del colore a seconda delle diverse temperature del corpo. Secondo quanto riportato da The Indepent, Bal Gill, la protagonista della vicenda, aveva notato che la sua mammella sinistra aveva un colore diverso rispetto all'altra, scoprendo soltanto dopo una visita specialistica che la stranezza segnalata era dovuta alla malattia.

Il museo che ha "salvato" la vita alla donna, permettendole di scoprire la neoplasia è il World of Illusions di Edimburgo. La donna, interpellata dalla Bbc, ha raccontato l'episodio e ha spiegato come si è accorta di avere un grave problema di salute: "Una volta entrati nella stanza con la fotocamera termica abbiamo iniziato a muovere le braccia per vedere le immagini create. Facendo questo ho notato una 'zona calda' nel mio seno sinistro, che nessun altro nella stanza aveva. Ho fatto una foto e ho continuato la visita al museo". Grazie alla segnalazione, la donna ha prima fatto un giro in rete e ha notato che dispositivi molto simili sono utilizzati dagli oncologi (anche se non sempre) per individuare eventuali neoplasie. Poi ha chiesto un parere sanitario che le ha confermato la diagnosi di un cancro in fase iniziale.

La donna, che si è detta grata al polo museale di averla aiutata, in qualche modo, a scoprire la malattia, ha scritto una lettera di ringraziamento e ha dichiarato: "Volevo solo dire grazie: senza quella macchina fotografica non avrei mai saputo niente.

So che non è l'intenzione della camera, ma per me, quella visita ha cambiato davvero la vita".

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