Scritta sul muro dell'ambasciata saudita: "L'Arabia è la banca dell'Isis"

Il gruppo artistico PixelHelper ha voluto smascherare Riyhad con una scritta luminosa proiettata sulla facciata della sede diplomatica araba a Berlino

L'ambasciata saudita a Berlino illuminata con la bandiera dell'Isis
L'ambasciata saudita a Berlino illuminata con la bandiera dell'Isis

Tutti lo pensano, loro hanno avuto il coraggio di farlo: gli attivisti del gruppo artistico PixelHELPER hanno deciso di dire chiaro e tondo quella che molti ritengono una verità conclamata. Cioè che l'Arabia Saudita sia fra i principali finanziatori internazionali dello Stato Islamico.

E lo hanno fatto nel modo più clamoroso: proiettando cioè sulla facciata dell'ambasciata saudita a Berlino la bandiera nera del Califfato con l'esplicita scritta "Banca dell'Isis". Sulla sede diplomatica di Riyhad è stata inoltre proiettata un'altra scritta: dieci anni e mille frustate per aver tenuto un blog #liberateRaif". Il riferimento è al blogger dissidente Raif Badawi, trentaduenne incarcerato per apostasia dal 2012.

Il gruppo PixelHELPER, guidato da Oliver Bienkowski, ha spiegato che Usa e Ue sono da tempo a conoscenza degli aiuti che molti Stati del Golfo forniscono ai tagliagole dello Stato Islamico, ma preferiscono fingere di non vedere.

Il

medesimo gruppo, pochi giorni fa, aveva portato a termine un'altra azione clamorosa: proiettare sui muri dell'ambasciata turca i volti accostati di Recep Erdogan e Adolf Hitler.

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