Serraj: "Rapporti ottima con l'Italia, per la Libia soluzione libica"

Il premier risponde all'intervista di Khalifa Haftar alla stampa italiana

Fayez Serraj, premier del governo di unità nazionale, arriva a Tripoli
Fayez Serraj, premier del governo di unità nazionale, arriva a Tripoli

"La nazione è di tutti e risorge con l'impegno di tutti. La riconciliazione è necessaria, ma ogni parte deve accettare l'altra". Sono le parole di Fayez al-Sarraj, premier del governo libico riconosciuto a livello internazionale, a replicare a un'intervista rilasciata al Corriere della Sera dal generale Khalifa Haftar, con l'accusa esplicita - rivolta agli italiani - di sostenere soltanto una delle parti attive in Libia.

Una risposta che arriva da un colloquio con l'Aki-Adnkronos International, in cui il premier chiede che, come in tutto il mondo, anche in Libia il potere militare sia soggetto a quello civile e aggiunge di non avere "alcun problema personale nei confronti del generale Khalifa Haftar".

"Consiglierei ai Paesi stranieri e al vostro di non interferire nei nostri affari interni. Lasciate che siano i libici a occuparsi della Libia", aveva detto Haftar al Corriere.

E di una "soluzione puramente libica, lontana da ogni tipo di dettame", parla anche al-Sarraj, che però ribadisce che se "ci sono sforzi nazionali in corso per raggiungere una riconciliazione", comunque la speranza è "che si uniscano per comprendere tutte le parti attive sulla scena politica libica, partendo dalla base dell'accordo politico".

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