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Sesso in cambio di aiuti umanitari. Nel mirino la missione Onu a Haiti

Un rapporto mette sotto accusa i peacekeeper. Più di duecento i casi segnalati

Sesso in cambio di aiuti umanitari. Nel mirino la missione Onu a Haiti

Cibo e medicinali in cambio di prestazioni sessuali. È un'altra accusa pesantissima quella contenuta in un rapporto ottenuto in anteprima dall'Associated Press, che traccia un quadro preoccupante di quanto avvenuto a Haiti, dove 225 donne sarebbero state convinte a prestare favori a membri della missione di pace in cambio degli aiuti umanitari.

Il documento dovrebbe essere pubblicato queste mese. Intanto la bozza redatta dall'ufficio che si occupa di controllare il lavoro dell'agenzia permette di fare luce su come gli abusi siano ancora un problema molto serio nell'ambito di alcune missioni di pace, a dieci anni dal primo rapporto sul tema.

Già un anno fa 231 donne di Haiti avevano racconto di avere avuto rapporto con i peacekeeper in cambio di aiuti. "Fame, mancanza di un rifugio sicuro, il bisogno di medicine e prodotti per i bambini sono spesso il bisogno scatenante", secondo il rapporto. Le donne avrebbero anche ricevuto scarpe, cellulari, computer e profumi.

In alcuni casi, secondo il documento, le donne avrebbero minacciato di denunciare i peacekeeper, se non avessero ottenuto nulla in cambio dei propri favori sessuali. Ognuno dei casi denunciati è contro le norme di comportamento dei membri delle missioni Onu. E non è solo Haiti il problema di cui l'Onu si deve occupare.

Altre missioni, dalla Liberia al Sudan, devono rispondere delle stesse accuse.

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