Il controverso portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, si è dimesso dopo sei mesi nello scomodo ruolo di mediatore del pensiero del presidente Donald Trump alla stampa accreditata - con cui ha avuto numerosissimi screzi oltre ad aver spesso interrotto i rapporti ed i briefing quotidiani - per essere peraltro molto spesso smentito subito dopo direttamente dal suo capo. Secondo il New York Times, Spicer, che da mesi era dato in disgrazia, si sarebbe dimesso formalmente in disaccordo con il presidente per la nomina di Anthony Scaramucci a capo dello staff della comunicazione della Casa Bianca.
Secondo quanto riferisce il Nyt, Trump ha offerto il lavoro a Scaramucci alle 10 ora locale (le 16 in Italia) per poi chiedere a Spicer di restare ma quest'ultimo ha detto al presidente che riteneva la nomina del finanziere di Wall Street, che succede a Mike Dubke dimessosi a maggio, una grande errore.
Pertanto Spicer, che in precedenza aveva ricoperto lo stesso ruolo nel Partito Repubblicano oltre ad essere ufficiale della riserva della Us Navy, ha rassegnato le sue dimissioni.A prendere il posto di Spicer sarà la sua vice Sara Huckabee Sanders. "Sono grato a Sean" e "gli auguro successo: ha buoni rating". Così il presidente Donald Trump ha commentato le dimissioni del suo portavoce.
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