Singapore, festeggiano il matrimonio in streaming: gli ospiti hanno paura del coronavirus

Il singolare caso di una coppia di sposi di ritorno dalla provincia cinese di Hunan, che confina con quella in cui è scoppiata l'epidemia di coronavirus, costretti a festeggiare il matrimonio in streaming

Singapore, festeggiano il matrimonio in streaming: gli ospiti hanno paura del coronavirus

Costretti a festeggiare il matrimonio in live streaming perché gli ospiti hanno paura del coronavirus. È successo ad una coppia di Singapore di ritorno da un viaggio in Cina.

A raccontare la loro storia è la Bbc che ha intervistato lo sposo. "Alcuni di loro hanno iniziato a dirci che non sarebbero venuti", ha detto ai microfoni dell’emittente britannica Joseph Yew. I due, infatti, erano reduci da una prima festa di matrimonio, nella provincia di origine della sposa, lo Hunan, che confina proprio con la provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia di coronavirus.

"Abbiamo pensato di rimandare la cerimonia – ha spiegato - ma l’hotel non era disponibile, non ci avrebbero rimborsato nulla, insomma, non avevamo scelta". Così hanno pensato alla soluzione della videoconferenza, per evitare ogni problema per gli ospiti. Joseph e la sua futura moglie, Kang Ting, si sono sistemati di tutto punto e hanno celebrato la loro unione nella stanza d’albergo dove avrebbero dovuto passare la prima notte di nozze.

Gli ospiti, invece, sono rimasti confinati in una sala dello stesso hotel, e hanno seguito ogni passaggio della cerimonia sul monitor. Tutto, dal brindisi al pranzo nuziale, al discorso agli invitati, si è svolto in diretta streaming. "Inizialmente, quando glielo abbiamo comunicato alcuni di loro erano scioccati", ha raccontato Joseph. "Certo – ha aggiunto – sono consapevole del fatto che se fossero stati qui l’atmosfera sarebbe stata diversa". "Ma molti di loro erano diffidenti", conclude.

Compresi i suoi genitori, per niente contenti della scelta della coppia. "All’inizio erano contrari ma alla fine hanno accettato", ha fatto sapere lo sposo. La seconda celebrazione del matrimonio, infatti, in programma per il 2 febbraio scorso, era stata organizzata proprio per i parenti di Joseph e per gli amici dei due, tutti originari di Singapore e residenti nella città-Stato.

La famiglia della sposa, infatti, non poteva muoversi dalla provincia dello Hunan a causa delle restrizioni sui voli disposte dalle autorità di mezzo mondo per evitare il propagarsi dell’epidemia. "Non eravamo tristi ma leggermente delusi", ha confessato Yew alla Bbc. Ma in fin dei conti, osserva lo sposo, "non c’erano altre soluzioni e quindi non ho rimpianti".

Finora i casi di coronavirus confermati nella città Stato di Singapore sono 28.

È il terzo Paese al mondo più colpito dal virus, dopo la Cina. Tra i quattro nuovi casi di contagio c’è un bimbo di sei mesi, figlio di una coppia risultata positiva al test. Anche il piccolo ora si trova in regime di isolamento.

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