Siria, ucciso dai raid russi generale ribelle sostenuto dagli Usa

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani dall'inizio dei bombardamenti l'aviazione Russa ha ucciso 370 persone tra le quali 127 terroristi e membri dell'esercito anti-Assad

Siria, ucciso dai raid russi generale ribelle sostenuto dagli Usa

Finora i raid aerei russi hanno ucciso 370 persone. A tracciare un primo bilancio è l'Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo di attivisti con sede a Londra. Secondo l'osservatorio dal 30 settembre, giorno dell'inizio dei raid, sono morti 243 combattenti ribelli tra i quali 52 miliziani dello Stato Islamico. Tra le vittime ci sarebbero anche 127 civili tra cui 36 bambini e 34 donne.

Particolarmente intensa l'attività intorno alla città di Latakia lungo la costa. In particolare sarebbe stato colpito il villaggio di al Kharba. Secondo l'Osservatorio i raid russi avrebbero causato la morte di 50 persone. Tra di loro sarebbero morti sia miliziani di al Qaida e soldati dell'FSA. Tra le vittime anche il capo di Stato maggiore dell'esercito anti-Assad, Bassil Zamo sostenuto direttamente dagli Stati Uniti.

Intanto sempre a Latakia ci sarebbero le prime vittime tra le fila della Russia. Fonti vicine alle forze filo-governative hanno dichiarato con un colpo di artiglieria avrebbe colpito le postazioni in cui era scherato personale militare russo causando la morte di tre militari e il ferimento di altri cittadini russi.

L'attacco è stato confermato anche dal direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdurrahman anche se non ha ancora dato conferme sul numero delle vittime. La notizie è stata però smentita dall'ambasciata russa di Damasco che ha detto di non avere informazioni a riguardo.

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