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"Sopravvissuta ad Auschwitz perché non c'era più gas". Compirà 101 anni

Klara Marcus era destinata a morire perché ebrea. È uscita viva da tre diversi campi

Klara Marcus nella sua casa di Marumares. Sulle ginocchia la bandiera romena
Klara Marcus nella sua casa di Marumares. Sulle ginocchia la bandiera romena

È Stata a Dachau, a Ravensbruck, ad Auschwitz. È sopravvissuta a tre campi e ora si appresta a festeggiare il suo 101esimo compleanno. La storia di Klara Marcus è una di quelle che non si sentono tutti i giorni.

La donna, originaria della Romania, l'ha raccontata alla Bild, narrando di come sia riuscita a uscire viva da una camera a gas. "È il tuo giorno fortunato", le dissero le SS quando con altre donne si avvicinava alla morte ad Auschwitz, trentenne e non più pesante di 32 chili.

"Ne avevano uccisi talmente tanti che non era rimasto gas per noi - spiega Klara -. Quel giorno Dio mi stava guardando". Ebrea, la sua intera famiglia morta nei campi, racconta di avere capito quel giorno che non aveva più nulla da perdere. Una consapevolezza che le diede la forza necessaria per tentare la fuga.

Tornò in Romania, dove si è ricostruita una vita, assieme al marito. Dove vive ancora oggi, a Marumares.

Qui si è recato un funzionario del governo, con un paio di giorni di anticipo sul suo compleanno, portando in dono "una bottiglia di champagne, un mazzo di fiori e un attestato di onorificenza", per ringraziarla per essere tornata a casa, "dopo tutto quello che ha attraversato nella sua vita".

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