Una montagna di rifiuti scaricata di fronte al cancello esterno della chiesa e una scritta su un muro antistante che lascia pochi dubbi sull'intento dell'autore del gesto, che ha profanato un luogo di culto che appartiene alla chiesa gregoriana armena a Kadıköy , quartiere centrale e modaiolo della Istanbul asiatica.
"Questa è la nostra terra. Erzurumlu 25", si legge sul muro non distanza dalla chiesa di Surp Takavor, dove Erzurumlu sta per "quello di Erzurum" e 25 per il codice che contraddistingue le automobili immatricolate nella stessa città, capoluogo di provincia nell'Anatolia occidentale.
A dare la notizia di quanto accaduto è Agos, quotidiano armeno-turco di Istanbul, che fu di Hrant Dink, giornalista ucciso nel gennaio del 2007. Secondo la testata i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti di fronte alla chiesa hanno già dato alcuni indizi, identificando l'uomo autore del gesto come una persona che si era recata alla funzione liturgica il giorno prima, causando disturbo ai fedeli.
La chesa di Surp Takavor si trova su una strada piuttosto trafficata e non distante da pub e locali che offrono tè e caffè turco, in un quartiere che è
generalmente considerato come il bastione dell'opposizione laica a Istanbul. La municipalità di Kadıköy ha "condannato l'aggressione razzista" e dai suoi account social ha aggiunto che l'area è stata subito ripulita dai rifiuti.Merhaba, bu ırkçı saldırıyı kınıyoruz; alanın temizliği sabah saatlerinde ekiplerimizce yapıldı, bilginize.
— Kadıköy Belediyesi (@kadikoybelediye) April 30, 2018
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