Transizione energetica

Dove si trova la più potente centrale nucleare d'Europa

La Finlandia ha inaugurato la centrale nucleare più potente d'Europa: dopo 12 anni di lavori, ecco cosa sorge sul Mar Baltico e come potrà cambiare la mentalità europea nei prossimi anni

Dove si trova la più potente centrale nucleare d'Europa

Coincidenze particolari: proprio nel bel mezzo di un conflitto in cui si è parlato del rischio che ha corso la centrale nucleare di Chernobyl quando è mancata la corrente elettrica e del rischio che corrono le centrali nucleari ucraine che "rientrano tra le infrastrutture strategiche ad alto rischio" con "rischi dalle conseguenze devastanti" come abbiamo visto sul Giornale.it con l'intervista a Marianna Vintiadis, la Finlandia inaugura e apre la più grande centrale nucleare d'Europa in località Olkiluoto, sul Mar Baltico, dove sabato 12 marzo il reattore nucleare ha iniziato i test di produzione. Si tratta della prima nuova centrale nucleare finlandese in oltre quattro decenni e la prima in Europa in quasi 15 anni.

Come funziona

L'infrastruttura fornirà energia alla rete nazionale finlandese, riducendo nel tempo la necessità di importazioni di elettricità e portando a prezzi più bassi. Il reattore da 1,6 gigawatt che doveva originariamente essere aperto nel 2009, ha iniziato la produzione di prova a poco più di 0,1 gigawatt, soltanto una piccola frazione della sua capacità, con un aumento della produzione di elettricità completa e regolare previsto entro la fine di luglio. "OL3 migliora significativamente l'autosufficienza elettrica della Finlandia e aiuta a raggiungere gli obiettivi di neutralità del carbonio", ha affermato l'operatore Teollisuuden Voima (Tvo) in una nota. In questo modo, Helsinki potrà ridurre l'importazione di energia dalla Russia così come da altri paesi quali Svezia e Norvegia.

Costi e smaltimenti

Per smaltire il combustibile esausto, la centrale avrà anche una specie di "pozzo" dove verrà conservato per almeno 100mila anni senza il pericolo di fuoriuscite grazie alla particolare geologia del territorio. Come scrive Repubblica, 12 anni di lavori sono costati fino a 3-4 volte in più la cifra iniziale preventivata di 11 miliardi di euro. Come detto, è il più potente d'Europa ancor più della centrale di Zaporizhzhia, in Ucraina, "soltanto" la più grande in quanto a superficie perché possiede sei reattori da quasi mille Mw ciascuno. Purtroppo, però, per il nucleare di quarta generazione più sicuro e con meno scorie, sono necessari almeno altri 20 anni di ricerca.

Il delicato tema del nucleare

Prima che scoppiasse il folle sconfitto voluto da Putin che ha fatto tornare la paura per il nucleare tant'é che l'Italia ha addirittura aggiornato il proprio Piano in caso di emergenza, è inevitabile che in un mondo che va verso la transizione energeticia si debba pensare al nucleare. Come abbiamo scritto sul Giornale.it, Silvio Berlusconi ha rilanciato la ricerca sul nucleare di ultima generazione, riconosciuto dall'Unione europea come una fonte di energia pulita in modo tale che sia risolto una volta per tutte "il problema della dipendenza energetica e della eccessiva fluttuazione dei prezzi a livello nazionale ed europeo" sul caro bollette.

Se la Gran Bretagna prevedere l'accensione del reattore di Hinkley Point, nel sud-ovest dell'Inghilterra e molto simile a quello di Olkiluoto, nel 2026, in Francia il progetto di Flamanville ha già accumulato un ritardo di 11 anni rispetto ai tempi previsti con costi ben più alti dei 12,7 miliardi previsti inizialmente.

E l'Italia? È molto indietro: si sta ancora cercando di capire quale potrà essere la località più adatta a depositare le scorie nucleari.

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