Lo Stato Islamico continua a testare diverse piattaforme web nel tentativo di diffondere contenuti nel cyberspazio. Da alcuni giorni, svariati tentativi sono stati effettuati sulla popolare piattaforma social russa Ok.Ru.
La guerra nel cyberspazio continua
Alcune settimane fa, il cyberspazio è stato profondamente stravolto da una massiccia operazione di de-platform contro i canali dello Stato islamico. Numerose piattaforme (da Telegram a Riot, da Hoop Messenger a RocketChat e TamTam) sono state bonificate. Lo Stato islamico continua a testare diverse procedure e piattaforme web per garantire una certa resilienza e persistenza ai suoi canali di diffusione ed un secondo cifrario arabo. Quest’ultimo deve essere intuitivo e semplice. Il processo di transizione verso una nuova piattaforma, infatti, determina un minor numero di follower per un impatto certamente ridotto. Come abbiamo già spiegato alcuni giorni fa, lo Stato islamico sta riattivando in sequenza diversi account dormienti su Twitter e testando diverse piattaforme alternative come Hoop Messenger. Tuttavia le piattaforme web “alternative” palesano problemi di gioventù (sicurezza o scarsa diffusione) o sono a pagamento. Telegram, ad oggi, resta l'applicazione preferita dai terroristi, l'epicentro della propaganda jihadista. Nelle prossime ore scopriremo se è in atto una transizione di massa verso una nuova piattaforma web.
Soffermiamoci nuovamente sui canali dormienti di Twitter trasformati in canali di backup per la diffusione del materiale ufficiale dello Stato islamico. Dopo le nostre segnalazioni, sei account dormienti collegati allo Stato islamico sono stati sospesi da Twitter. Abbiamo proceduto alla loro identificazione tramite cifrario arabo standard. Tuttavia l’organizzazione terroristica dispone di centinaia di account pronto uso garantiti dalla Media Invasion Brigade di Bank al-Ansar.
Lo Stato islamico testa Ok.Ru
Nelle ultime settimane, sui canali dormienti attivati su Twitter sono stati pubblicati numerosi indirizzi, alcuni dei quali rimandano alla piattaforma social russa Odnoklassniki.ru o Ok.Ru, di proprietà della Mail.Ru. Dopo VK, Ok.Ru è il secondo social network più diffuso in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche. E’ anche uno dei siti più visitati al mondo, con supporto ufficiale in tredici lingue per l’iscrizione e le informazioni basilari. OK.Ru offre un'esperienza simile a Facebook. L’utente, quindi, può pubblicare sulle bacheche degli utenti, caricare video ed immagini, chattare, etc…etc…
Nei due screenshot che alleghiamo, l’ultimo video caricato 24 ore fa sul social russo che abbiamo raggiunto tramite indirizzo pubblicato sugli ultimi canali dormienti attivati su Twitter. In alto a sinistra, possiamo chiaramente notare il simbolo della piattaforma social russa. Nello specifico si tratta di un vecchio video ufficiale dello Stato islamico della durata di 18 minuti. Il testo arabo nella descrizione del video su Ok.Ru non implementa termini ufficiali riconducibili allo Stato islamico. Nessun termine del cifrario arabo standard. Questo comporta una maggiore difficoltà nell’identificare il contenuto. Tuttavia l’IA di Ok.Ru avrebbe dovuto identificare il materiale violento contenuto nel video come omicidi, cadaveri, esecuzioni e torture. Nel momento in cui scriviamo, il video caricato 24 ore fa sulla piattaforma russa Ok.Ru non è più disponibile. Considerando il video scelto (non recente, ma molto violento), potrebbe essersi trattato di un test per valutare le criticità ed i tempi di reazione della piattaforma social russa.
Il futuro del califfato virtuale è in costante
evoluzione e qualsiasi previsione potrebbe rimanere valida per meno di un'ora. Tuttavia l’azione di de-platform innescata ha creato scompiglio sulla rete, con terroristi impegnati ad eludere costantemente il rilevamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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