La Nato: "Crimini di guerra". Poi il duro avvertimento per Putin

Il segretario generale della Nato si complimenta col governo Draghi per l'incremento delle spese militari al 2% del Pil

La Nato: "Crimini di guerra". Poi il duro avvertimento per Putin

È un Jens Stoltenberg particolarmente soddisfatto quello che parla ai microfoni di Sky Tg24, in primo luogo per via della scelta da parte del governo Draghi di incrementare le spese militari. Una decisione, quella dell'esecutivo, inizialmente sofferta, dato che in apparenza il Movimento Cinquestelle, quantomeno nelle esternazioni di Giuseppe Conte, aveva deciso di non appoggiare l'idea di aumentare il budget destinato alle armi, dichiaratamente per non stornare preziose risorse economiche da destinare alla popolazione in un momento di grave crisi nazionale.

"Sono molto lieto che l'Italia abbia chiarito che arriverà al 2% del Pil per quanto riguarda le spese militari", dice dinanzi alle telecamere il segretario generale della Nato, "farlo il prima possibile è sempre meglio". "L'Italia è un membro fondatore e di grande valore, il suo impegno per noi è molto importante", aggiunge Stoltenberg,"voglio elogiare l'Italia per il suo contributo alla sicurezza dell'Alleanza in tante maniere, spendendo di più, con la sua presenza sul campo, con le missioni e le altre azioni che aumentano la nostra capacità".

Per quanto concerne, concretamente, il contributo fornito dalla Nato in Ucraina, il segretario generale rivela che ormai da tempo l'Alleanza Atlantica sta supportando in vari modi il Paese di Volodymyr Zelensky. "La Nato ha due responsabilità, assicurarci di supportare l'Ucraina, e lo stiamo facendo già da tempo con attrezzature e addestramento", dichiara davanti ai microfoni Stoltenberg,"e poi dobbiamo prevenire l'escalation del conflitto in una guerra a pieno titolo tra Nato e Russia che causerebbe ancora più morte e distruzione". Dopotutto, racconta ancora il segretario generale, ci sono Paesi che, come fatto già dalla Finlandia in due occasioni con l'invio di armi, si stanno operando per dare il proprio personale contributo.

Ad esempio la Repubblica Ceca. "Decine di migliaia di truppe che stanno combattendo ora al fronte contro l'invasore russo sono molto più forti rispetto al 2014 proprio per il supporto ricevuto dagli alleati Nato" precisa il segretario generale, rivelando parte del ruolo dell'Alleanza Atlantica nonostante l'impegno a prevenire l'escalation. "Abbiamo potenziato la nostra azione, i nostri alleati stanno fornendo tantissimi sistemi avanzati che possono contrastare l'artiglieria e la Repubblica Ceca ha dichiarato che fornirà anche dei carri armati all'Ucraina".

"In Ucraina sono stati commessi crimini di guerra", si dice certo il segretario generale della Nato, "e questa deve finire il prima possibile. Vediamo molte atrocità come a Bucha e l'uccisione di civili costituisce un crimine di guerra", aggiunge ancora Stoltenberg. "Sosteniamo un procedimento legale assieme all'Onu per assicurare i responsabili alla giustizia".

La Nato, secondo Stoltenberg, sarebbe la più forte alleanza della storia dell'uomo: "Facendo questo mandiamo un messaggio chiaro a Mosca, l'attacco a un alleato scatenerà la risposta di tutti gli altri alleati e se saremo uniti non ci saranno attacchi perché siamo l'Alleanza più forte della storia". Nessun intervento in programma, pare, a meno che, per qualche motivo, la Russia non decida di usare armi chimiche, dichiara il segretario generale.

"Se venissero usate armi chimiche o biologiche in Ucraina, questo cambierebbe la natura del conflitto", puntualizza, "ci saranno conseguenze severe". Conseguenze, tuttavia, non meglio precisate visto che, spiega ancora l'intervistato, "dipenderanno dal contesto".

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