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La storia di Matthew Hahn: il ladro-eroe che ha fatto arrestare un pedofilo

Il ladro-eroe oggi non ruba più, si è sposato e ha trovato lavoro come elettricista, mentre il pedofilo da lui incastrato è ancora in cella

La storia di Matthew Hahn: il ladro-eroe che ha fatto arrestare un pedofilo

La figura del ladro gentiluomo pare non sia confinata nella finzione, ma, ogni tanto, fa una capatina nella realtà, come dimostra la vicenda dell’americano Matthew Hahn.

Questi, nel 2005, dopo una vita fatta di crimini, consumo di droghe e due condanne penali, ha infatti scelto di dire basta alla malavita aiutando la polizia a catturare un pedofilo.

La sua storia è stata ultimamente raccontata dal Corriere della Sera, con l’inizio collocato nei primi mesi di quell’anno, quando Hahn, analizzando il bottino del suo ultimo furto compiuto in una casa di Los Gatos, in California, fa una scoperta raccapricciante.

Tra la refurtiva, spiega il quotidiano milanese, spicca appunto, in mezzo a una cassaforte, ai documenti personali della persona derubata e a una pistola, anche una scheda di memoria contenente “immagini pedopornografiche”.

Sul supporto informatico, nota il ladro, è infatti salvata una dozzina di foto appartenenti a Robert Robbie Aitken, il ventiduenne vittima del furto in abitazione perpetrato da Hahn, e che immortalano appunto il primo intento a molestare una bambina, che, ricostruisce il giornale, era la figlia del suo capo. Aitken era infatti il baby-sitter della piccola, nonché il suo padrino di battesimo.

Disgustato dalla vista del materiale osceno, il topo d’appartamento californiano, che rischiava l’ergastolo, in base a quanto previsto dalla “Three-strikes law”, se avesse subito una condanna per quella violazione di domicilio a Los Gatos, decide alla fine di farla pagare al pedofilo.

Hahn spedisce infatti alle forze dell’ordine, in via anonima, un borsellino rosa contenente la scheda di memoria piena delle foto che inguaiano il baby-sitter ventiduenne e accompagnato da un bigliettino, citato dal CorSera: “Proprietà di Robert Aitken, Wedgewood Drive: per favore, togliete questo animale dalla circolazione”.

Nel marzo di cinque anni fa, Aitken, che nel frattempo aveva denunciato il furto della cassaforte e del suo materiale personale, viene quindi interrogato dagli agenti sulla base della denuncia fatta anonimamente dal ladro e, alla fine, confessa la sua condotta da pedofilo.

Un mese dopo, però, anche il criminale-eroe viene acciuffato dalla polizia, dopo essere stato sorpreso a rubare nuovamente. La sua posizione processuale si aggrava subito, in quanto la pubblica accusa gli contesta dodici capi d’imputazione, senza però menzionare l’intrusione da lui compiuta nell’abitazione di Aitken

È allora, evidenzia la testata di via Solferino, che Hahn rivela agli inquirenti di essere stato proprio lui ad aiutare le forze dell’ordine a scoprire le perversioni del ventiduenne.

Nonostante la legge californiana non contempli la possibilità che un malvivente possa “barattare” degli sconti di pena con un contributo dato in precedenza alle indagini anti-pedofilia, il gesto eroico messo in atto dall’imputato in nome della difesa dei bambini fa breccia nel cuore del giudice Dana Overstreet, che arriva, nel 2006, a definire Hahn “un eroe”.

In virtù dell’assistenza fornita agli agenti nell’individuare un molestatore di minorenni, il ladro californiano, puntualizza l’organo di informazione meneghino, scampa al carcere a vita, ma si vede comunque infliggere quattordici anni di gattabuia.

Tuttavia, scontata la metà della condanna, il detenuto torna in libertà, mentre Aitken, nella cui casa gli investigatori avevano scovato centinaia di immagini pedopornografiche, è ancora in galera.

Attualmente, il ladro-eroe, precisa il CorSera, non ruba più, si è sposato e ha trovato lavoro come elettricista.

Alla Bbc, Hahn ha di recente esaltato la sua vita da ex-malvivente affermando: “Nella mia nuova vita succedono cose straordinarie”.

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