Strade sbarrate e scenario apocalittico: Wuhan è irriconoscibile

Per sigillare ulteriormente la “città infetta” sono state sbarrate perfino le strade, così da convincere chiunque avesse intenzione di lasciare l'area di tornare nella propria abitazione

Strade sbarrate e scenario apocalittico: Wuhan è irriconoscibile

A causa dell'epidemia del nuovo coronavirus, Wuhan è diventata una città fantasma, con trasporti pubblici sospesi e strade bloccate.

Quella che fino a poche settimane fa era una megalopoli di 11 milioni di abitanti, moderna e tecnologica come quasi tutti i grandi centri urbani del Paese, è completamente isolata.

Le autorità hanno deciso di ricorrere a misure drastiche per limitare la diffusione di una malattia che ormai ha contagiato e ucciso persone in tutta la Cina. Wuhan è stata messa in quarantena, così come l'intera provincia dello Hubei. In totale, oltre 56 milioni di persone si sono ritrovate a vivere in uno scenario apocalittico.

La Chernobyl cinese

Per sigillare ulteriormente la “città infetta” sono state sbarrate perfino le strade, così da convincere chiunque avesse intenzione di lasciare l'area di tornare nella propria abitazione. Se l'obiettivo principale del Partito Comunista cinese (Pcc) è quello di limitare la diffusione del 2019-n-Cov, allora è fondamentale evitare che i cittadini di Wuhan abbandonino in massa la zona. Già, perché se la popolazione locale si facesse prendere dal panico e decidesse di scappare altrove, il rischio, per il governo cinese, è dover fare i conti con un coronavirus ancora più spalmato in tutta la Cina.

In alcuni casi le strade sono state chiuse da posti di blocco presidiati dal personale; in altri troviamo delle vere e proprie barriere artificiali a ostacolare il passaggio. Le drammatiche immagini parlano chiaro: barriere di terra, calcinacci, massi e ruspe.

L'intenzione di limitare il contagio del virus è encomiabile, e anche l'Organizzazione mondiale della Sanità ha lodato Pechino per i suoi sforzi. Eppure, in questo modo, il prezzo da pagare è aumentare i casi a Wuhan, sempre più vicina a diventare la “Chernobyl cinese”.

Nel frattempo l'Amministrazione per l'immigrazione nazionale ha raccomandato ai cittadini cinesi di evitare i viaggi all'estero: “Si raccomanda ai residenti della Cina di posticipare

la data prevista per viaggi non necessari. La riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare l'epidemia”. L'ennesima misura disperata per provare a vincere una battaglia impossibile.

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