Svezia, scambiati per l'Isis. Barba e vessillo nero, ma sono solo eccentrici

La polizia entra in azione dopo una telefonata preoccupata, ma di estremisti non ce ne sono

Svezia, scambiati per l'Isis. Barba e vessillo nero, ma sono solo eccentrici

Una bandiera nera con le scritte bianche, folte barbe ben tenute e un raduno in una località piuttosto isolata. Gli elementi c'erano tutti perché qualcuno rischiasse di confondere il meeting svedese dei "Bearded Villains", i "mascalzoni barbuti" col tentativo di impiantare in Svezia una cellula terroristiche ispirata dal sedicente Stato islamico.

Complice una buona dose di paranoia di un passante, la polizia svedese è stata allertata sabato e costretta a entrare in azione alle rovine del castello di Braheus, dopo la chiamata di qualcuno che, passando sull'autostrada, aveva parlato di un raduno di estremisti, con toni piuttosto preoccupati.

Le bandiere c'erano, le barbe anche. Ma erano quelle dei membri svedesi dell'eccentrico club, riuniti per qualche foto e muniti di stendardi che - con quelle spade intrecciate dipinte nel cerchio formato dal nome della società - da lontano un po' inquietanti potevano pure sembrarlo, ma di certo non terroristi.

La polizia non ci ha messo molto a capirlo, quando si è resa conto che i Bearded Villains di armi non ne avevano.

E anzi erano tutti vestiti con una certa eleganza e non di certo con quelle divise kaki o quelle tenute afghane che ci si aspetterebbe da un manipolo di estremisti.

"Ci siamo fatti una risata con i poliziotti e poi se ne sono andati - ha spiegato all'Independent Andreas Fransson, membro del gruppo -. È stata un'esperienza surreale".

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