La pattuglia acrobatica dell’aviazione svizzera, nota finora nel mondo per la sua “qualità e precisione”, si è ultimamente resa protagonista di una “svista”, confondendo un paesino con un altro.
La squadriglia Patrouille Suisse, l’equivalente elvetico delle italiane Frecce Tricolori, doveva di recente sorvolare Langenbruck, comune situato nel Canton Basilea Campagna, al fine di esibirsi in alcune acrobazie nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Oskar Bider, celebre aviatore del Ventesimo secolo originario proprio di quella cittadina.
Tuttavia, la pattuglia in questione, formata da sei jet, non avrebbe mai sorvolato la località dove si stava ricordando il pioniere dell’aviazione svizzera, poiché il capo-squadra avrebbe condotto gli aerei che lo seguivano verso un’area “completamente diversa”. Il capitano dello stormo, a causa di una sua “distrazione”, avrebbe appunto guidato i velivoli al suo seguito fino allo spazio aereo sovrastante un comune in cui era in corso un “festival dello jodel”.
La Patrouille Suisse è quindi sfrecciata nel cielo sopra Mümliswil-Ramiswil, paesino del Canton Soletta situato a circa 6 chilometri di distanza da Langenbruck. In base a quanto riporta il quotidiano di Zurigo Neue Zürcher Zeitung, il passaggio a sorpresa della squadriglia sopra la cittadina del “festival dello jodel”, avrebbe “generato il panico” tra le persone che erano lì riunite per assistere alla gara di musica tradizionale alpina.
All’indomani delle polemiche suscitate da tale “svista” dell’ufficiale al comando dello stormo acrobatico nazionale, il dipartimento federale della Difesa ha emesso un comunicato diretto a ricostruire l’accaduto. A detta della nota governativa, il capo-squadra sarebbe “caduto in errore” notando una “notevole quantità di elicotteri non autorizzati intenti a sorvolare Mümliswil-Ramiswil”. Di conseguenza, il pilota alla guida dello stormo, vedendo una così folta presenza di velivoli sopra quel paesino, avrebbe ritenuto che fosse quello il luogo in cui stavano avendo luogo le celebrazioni in ricordo di Oskar Bider. Una volta accortosi di avere invece condotto l’unità acrobatica nello spazio aereo sovrastante una comunità dove si stava svolgendo una gara musicale, l’ufficiale a capo della squadriglia, ricevute tempestive indicazioni dalle basi militari più vicine, avrebbe finalmente individuato la rotta giusta e guidato così i jet al suo seguito verso Langenbruck.
Ad avviso della Neue Zürcher Zeitung, il fatto che il pilota abbia confuso una località con un’altra poiché tratto in inganno dalla propria vista sarebbe la conseguenza delle condizioni “spaventosamente obsolete” degli aerei che costituiscono la Patrouille Suisse.
I nove velivoli che compongono in totale l’unità acrobatica, spiega il quotidiano, sarebbero infatti per lo più dei modelli F-5E Tiger II, privi di Gps e con “più di quarant’anni di età”. Di conseguenza, i piloti di quegli aerei effettuerebbero i loro voli “quasi alla cieca”, avvalendosi pressoché solo di “testa, occhio e intuito”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.