Nervi di nuovo molto tesi tra Cina e Stati Uniti. Pechino avverte Washington che "chi gioca con il fuoco si brucia" e ribadisce che non ammetterà mai interferenze su Taiwan. Le tensioni sul futuro dell'isola si sono mangiate gran parte dell'atteso colloquio telefonico (durato oltre due ore) tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente Usa Joe Biden, a pochi giorni dalla visita a Taiwan della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi.
Si tratterebbe della visita a Taiwan del più alto rappresentante Usa degli ultimi 25 anni, cosa che ha già fatto imbufalire Pechino. Oggi il ministero della Difesa ha parlato della "riunificazione" dell'isola con la Cina, anche da attuare in modalità non pacifica, come una "missione sacra", poi ha messo Washington sul chi va là: attenti che col vostro atteggiamento state aumentando il rischio di uno scontro militare.
Xi Jinping ha detto a Biden che la posizione della Cina a riguardo è coerente e rappresenta "la ferma volontà di oltre 1,4 miliardi di cinesi di salvaguardare risolutamente la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina". Pechino non intende assolutamente lasciare spazio ("in nessuna forma") alle "forze dell'indipendenza di Taiwan": usa questa espressione per definire le autorità dell'isola. Poi insiste chiedendo a Washington di rispettare il principio dell'unica Cina, che per Pechino implica la sovranità su Taiwan, e dei tre comunicati congiunti su cui le due potenze hanno stabilito le relazioni diplomatiche.
Nonostante queste schermaglie il dialogo Pechino-Usa va avanti: è vero, su Taiwan la Cina non vuol sentire storie, ma il fatto che le due superpotenze continuino a parlare (di vari temi) significa che il dialogo resta aperto, per "gestire responsabilmente le nostre differenze e lavorare insieme dove i nostri interessi si allineano", come ha sottolineato la Casa Bianca. Che tradotto dal linguaggio diplomatico vuol dire: parliamo di tutto.
Nella nota della Casa Bianca si legge anche che Xi Jinping e Biden "hanno discusso una serie di questioni importanti delle loro relazioni bilaterali, temi regionali e globali e hanno incaricato i loro team di dare un seguito alla loro conversazione di oggi, in particolare sui cambiamenti climatici e la sicurezza sanitaria". Nella sua conversazione con il leader cinese Biden ha sottolineato che la politica degli Stati Uniti "non è cambiata e che gli Stati Uniti si oppongono fortemente agli sforzi unilaterali per cambiare lo status quo o minare la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan".
La Cina avverte gli Usa che considerare Pechino come un avversario e
come la più grande sfida sul lungo termine è "un errore di valutazione" delle relazioni tra le due potenze, e Cina e Stati Uniti devono "mantenere la comunicazione a tutti i livelli" e promuovere la cooperazione bilaterale.
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