Il terrorista Salah a Bari lo scorso agosto

È il terrorista più ricercato al mondo. Non solo dalla polizia ma ora, pare, anche dai boia dello Stato islamico (Isis), infuriati con lui per aver tradito la parola data non immolandosi da kamikaze durante le stragi di Parigi

Il terrorista Salah a Bari lo scorso agosto

È il terrorista più ricercato al mondo. Non solo dalla polizia ma ora, pare, anche dai boia dello Stato islamico (Isis), infuriati con lui per aver tradito la parola data non immolandosi da kamikaze durante le stragi di Parigi.

Salah Abdeslam, il ventisettenne francese in fuga ormai da una settimana e tra i principali esecutori della mattanza nei tavolini di bar e ristoranti, sarebbe stato visto aggirarsi ieri sera nelle strade di Anderlecht, un quartiere alla periferia di Bruxelles, a bordo di una Citroen Xsara. A seguito dell’allarme, tutti i poliziotti in servizio hanno ricevuto l’ordine di restare operativi e l’Università ULB, dove era in corso una festa, è stata evacuata. Per camuffarsi - scrive El Mundo pubblicando le immagini che la polizia francese avrebbe diffuso alle forze dell’ordine di altri Paesi europei - indosserebbe occhialoni con montatura nera da nerd e cappellino da rapper e userebbe un altro nome: Yassine Baghli. Di più.

Lacapitale.be ha raccolto la testimonianza anonima di un suo amico con cui si sarebbe confidato nei giorni scorsi. "Salah è a Molenbeek. L’ho incontrato martedì sera. Era qui, ma non per molto. Mi ha detto di essersi spinto troppo oltre. È sopraffatto dagli avvenimenti ma non può arrendersi", come gli ha chiesto il fratello Mohamed in un’intervista tv. "Ciò avrebbe conseguenze per la sua famiglia", ha aggiunto l’amico anonimo, spiegando che Salah teme adesso le rappresaglie dell’Isis. Un vicino di casa intervistato da Envoyè special, una delle trasmissioni di punta di France 2, ha inoltre raccontato di aver sentito una violenta discussione tra Salah e il fratello Brahim alla vigilia degli attacchi: "Quella sera ero a casa a Molenbeek. Ho sentito una litigata, una litigata pazzesca. Mi sono sporto dalla finestra e ho visto i due fratelli che se ne dicevano di tutti i colori". Motivo? "Io non vado se non mi date i soldi!", avrebbe detto uno dei due. "No, no, tu andrai eccome!", ha risposto l’altro. E ancora: "Io senza grana non mi muovo, non ci vado!".

Si è saputo, tra l’altro, che Salah nell’agosto scorso era a Bari, da dove si sarebbe imbarcato per la Grecia per poi rientrare nel giro di pochi giorni.

E il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo - titolare dell’inchiesta italiana sugli attentati di Parigi che oggi è stata rubricata con il reato di strage - ha fatto sapere in serata di avere riscontri "del passaggio in Italia di qualche soggetto legato alla strage di Parigi".

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