Si fa sempre più fitto e oscuro il mistero intorno al Boeing 737-800 della China Eastern Airlines precipitato lo scorso 21 marzo mentre stava sorvolando la provincia meridionale del Guangxi.
Fin da subito aveva destato sospetti l'inquietante silenzio sul velivolo, e ora, a distanza di mesi, comincia a prendere sempre più strada l'ipotesi che l'aereo sia stato fatto schiantare intenzionalmente da qualcuno che si trovava a bordo. Sono fonti americane a dare questa informazione al Wall Street Journal, spiegando ciò che è emerso dall'analisi delle due scatole nere, trovate a terra nonostante le condizioni del Boeing. In seguito allo schianto, infatti, il velivolo si è disintegrato in ben 49 mila pezzi, provocando la morte di 123 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio. Si tratta del disastro aereo più grave degli ultimi 28 anni in Cina.
La tragedia del Boeing 737-800: cosa è successo
Lo scorso 21 marzo il Boeing 737-800 della China Eastern Airlines stava trasportando i passeggeri da Kunming a Guangzhou dopo essere decollato alle 13.16 locali quando è avvenuta la tragedia. Intorno alle 14.20 il velivolo si trovava nella zona di volo di Guangzhou quando ha cominciato a perdere quota ad altissima velocità senza lanciare alcun allarme. Nel tratto da Kunming a Canton, infatti, è passato da 9.000 metri di altitudine a 2.500 metri in poco più di un minuto.
Inutili i tentativi da parte dell'addetto al controllo aereo di instaurare un contatto col personale di bordo: dall'aereo nessuna risposta. Alle 14.23 dall'aereo non è arrivato più alcun segnale. Dopo una rapida picchiata, il velivolo si è schiantato sul versante di una montagna, in un'area boschiva nella contea di Teng, nei pressi della città di Wuzhou. Difficili le operazioni di salvataggio, anche a causa del fatto che in seguito alla schianto si è generato un'incendio.
Il Boeing si è schiantato a terra dopo aver raggiunto la velocità del suono, superando tutti i limiti strutturali. Gli esperti parlano di oltre 1.125 chilometri orari in quindici secondi, con un angolo di 89 gradi rispetto alla traiettoria prevista. Le indagini sono gestite dalle autorità cinesi, ma dal momento che una delle scatole nere è stata rinvenuta in condizioni precarie, sono stati coinvolti anche gli esperti americani.
Le indagini e le polemiche
Le indagini stanno andando avanti non senza qualche polemica su come Pechino sta gestendo le operazioni. Non piace il fatto che troppi pochi dettagli vengano rivelati. Il team americano ha da tempo scoperto che "il Boeing 737 ha fatto quello che gli è stato chiesto di fare" grazie all'analisi delle scatole nere. Da quanto emerso dal Flight data recorder, qualcuno a bordo del velivolo ha "eseguito intenzionalmente le manovre che hanno portato il velivolo a puntare il muso verso terra".
Insomma, tutto porta a pensare che il Boeing sia stato fatto cadere di proposito. Stando al Wall Street Journal, la manovra potrebbe essere stata effettuata dallo stesso comandante dell'aereo, ma fra le ipotesi resta anche quella di una possibile azione da parte del primo ufficiale. Difficile, invece, credere alla possibilità di un attentato terroristico: nelle registrazioni a bordo dell'aereo non si odono rumori, grida o altri suoni che potrebbero far pensare a un attacco.
Ogni ipotesi resta aperta, anche perché l'aereo risultava perfettamente funzionante,
dunque non può essersi trattato di un malfunzionamento. Qualcuno ha quasi certamente portato l'aereomobile a schiantarsi, come dimostrerebbero anche gli input ai comandi che lo hanno spinto nella picchiata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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