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Tre giornalisti sono stati condannati all'ergastolo in Turchia

Sono accusati di avere sobillato per rovesciare le autorità e di legami con Gulen

Tre giornalisti sono stati condannati all'ergastolo in Turchia

Prima la notizia della liberazione di Deniz Yucel, giornalista con doppia nazionalità turca e tedesca detenuto un anno fa e accusato di incitamento all'odio e propaganda a favore di organizzazione terroristica. Poi, pochi minuti dopo, una seconda sentenza che condanna sei persone all'ergastolo.

Sono i giornalisti Fevzi Yazici, Yakup Simsek e Sukru Tugrul Ozsengul, ma anche la collega Nazli Ilicak, lo scrittore Mehmet Altan e il fratello Ahmet Altan, coinvolti in un caso di alto profilo e accusati di avere mandato "segnali subliminali" attraverso la televisione e incitato a rovesciare il governo alla vigilia del fallito tentativo di colpo di Stato del 2016.

Capi d'imputazione che si reggono su elementi estremamenti vaghi e sulla convinzione che siano legati alla rete del predicatore Fethullah Gulen, che del fallito colpo di Stato è accusato. Particolarmente grave il caso di Mehmet Altan, a cui la Corte costituzionale aveva risconosciuto i suoi diritti e di cui aveva domandato la liberazione.

Una sentenza che era poi stata ricusata da una corte di livello inferiore.

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