Tripoli è ancora nel caos. Golpe e scontri alla base in Libia

Ad Abu Seta si spara tra le milizie governative e quelle fedeli all'ex premier

Tripoli è ancora nel caos. Golpe e scontri alla base in Libia

La sparatoria è iniziato all'alba, quando le milizie fedeli all'ex premier islamista Khalifa al-Ghwell hanno attaccato le milizie fedeli al governo di riconciliazione in Libia, sostenuto dall'Onu e guidato da Fayez al-Serraj.

Le milizie islamiste si scontrano con i lealisti nella zona della base navale di Abu Seta, a Tripoli, dove da ieri è in corso un tentativo da parte degli islamisti di riprendere il controllo della capitale. E se ieri avevano occupato la sede del Consiglio di Stato, oggi continuano gli scontri a fuoco.

"Sono state date molte chance di creare un consiglio presienziale al governo - ha detto in un comunicato l'ex premier al-Ghwell -, ma ha fallito ed è diventata un'autorità esecutiva illegale".

La risposta non si è fatta attendere: "È un tentativo di impedire l'implementazione dell'accordo politico da parte di un gruppo che rifiuta questo accordo, dopo che ha fallito nel gestire l'autorità statale".

Nella notte una colonna di

mezzi militari ha lasciato Misurata per la capitale. Sarebbero più di cinquanta i mezzi, con uomini e armi, che si sono diretti verso Tripoli. L'ipotesi più probabile è uno spostamento per difendere il governo al-Serraj.

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