Tensione, incertezza, critche. Ora, però, tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro inglese Theresa May sembra regnare la pace. E la collaborazione. "Sosteniamo la decisione del popolo britannico" di lasciare l'Unione europea, "quello che vuole fare, per noi va bene, è una sua decisione, assicuriamoci di commerciare insieme", ha dichiarato il tycoon durante la conferenza stampa congiunta.
Parole, quindi, che non hanno nulla a che vedere con le dichiarazioni rilasciate poche ore fa al tabloid inglese The Sun. Un'intervista esplosiva, così l'hanno definita molti media, in cui il presidente americano metteva in discussione le relazioni commerciali tra i due Paesi: il piano della May sulla Brexit "probabilmente porrebbe porre fine a un importante rapporto commerciale con gli Stati Uniti"aveva detto.
Ora le prospettive sembrano cambiate: "Faremo accordi commerciali con la Gran Bretagna e sosteniamo la decisione del popolo britannico nell'autodeterminazione, vedremo cosa accadrà", ha detto Trump, rinnegando quindi ogni critica all'inquilina di Downing Street. "Noi le chiamiamo fakenews", ha tuonato, ringraziando poi May "per aver perseguito un commercio equo e reciproco con gli Stati Uniti".
Durante la conferenza nella residenza di Checkers fuori Londra, i due hanno affrontato diversi temi, tra cui anche il delicato contrasto alla Russia. La May ha ringraziato Trump per il sostegno offerto in relazione agli attacchi sul suolo britannico con agente nervino di tipo novichok, di produzione sovietica, e che ha portato all'espulsione di diplomatici russi anche dagli Stati Uniti.
Più distanti invece sul tema immigrazione che Trump definisce "cosa molto negativa per l'Europa"; la premier conservatrice, invece, si dice "orgogliosa della cultura dell'accoglienza".
I due leader sono invece concordi sulla linea da adottare sull'Iran. Per entrambi, infatti, Teheran non deve avere armi nucleari e nei loro colloqui hanno affrontato "una serie di priorità condivise, compresa quella di fermare la proliferazione".
May alla fine della conferenza ha poi ricordato che l'accordo raggiunto sulla Brexit risponde a ciò che hanno votato i cittadini e "il 9 marzo 2019 il Regno Uniti lascerà l'Unione europea e sarà la
fine della libera circolazione, dei finanziamenti all'Ue e della giurisdizione della Corte europea sulla giustizia britannica, ci libereremo delle politiche agricole europee e potremo avere scambi commerciali con gli Usa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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