Donald Trump si dice pronto ad ammorbidire i toni con la Corea del Nord. E anzi sarbbe "onorato" di incontrare il leader coreano Kim Jong-Un.
"Se incontrarlo fosse la cosa giusta da fare da parte mia, lo farei senza indugio", ha detto il presidente Usa in una intervista alla Bloomberg, "E ne sarei onorato". Nelle ultime settimane l'amministrazione Trump ha più volte fatto sapere che con la Corea del Nord "tutte le opzioni sono sul tavolo". Ieri il presidente americano sembrava aver abbandonato per un attimo i toni più duri, definendo il dittatore nordcoreano " uno che sa il fatto suo". Ancora qualche giorno prima aveva aperto uno spiraglio, dicendosi disposto a colloqui diretti "se si venissero a creare - se si venissero a creare, ripeto - le circostanze giuste".
Intanto da Pyongyang le tensioni sono tutt'altro che sopite. La Corea del Nord si dice infatti pronta a condurre il sesto test nucleare "in qualsiasi momento", come ha minacciato un portavoce del ministero della Difesa, secondo cui il regno eremita è "totalmente pronto a rispondere a ogni misura presa dagli Stati Uniti". Il regime, ha detto il portavoce citato dall'agenzia di stampa nordcoreana Kcna, continuerà a rafforzare le sue capacità in materia di "attacchi nucleari preventivi", a meno che Washington non rinunci alle sue politiche ostili.
"Le misure della Repubblica popolare democratica di Corea per rafforzare al massimo la forza nucleare saranno portate avanti con successo in qualsiasi momento e nel luogo che deciderà la leadership suprema", ha concluso, riferendosi alla possibilità di un sesto test nucleare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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