Guerra in Ucraina

"Non seguiamo l'Ue": la Turchia non applica le sanzioni alla Russia

Ankara scommette sul suo ruolo di mediatore e pur condannando l'azione russa in Ucraina sceglie di non applicare le sanzioni economiche a Mosca

"Non seguiamo l'Ue": la Turchia non applica le sanzioni alla Russia

La Turchia ha deciso di non applicare sanzioni alla Russia. O, per meglio dire, ha scelto di continuare con la strada già intrapresa all'inizio del conflitto in Ucraina. Ankara infatti da un lato, così come fatto da tutti i Paesi Nato, ha condannato l'aggressione di Mosca. Dall'altro però, ha optato per il mantenimento di rapporti cordiali con il Cremlino.

Una dissociazione rispetto alle mosse di Stati Uniti e Unione Europea che è valso al Paese anatolico il ruolo di uno dei principali mediatori. A ribadire la linea turca è stato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu.

“Non seguiremo l'Ue nelle sanzioni – ha dichiarato il titolare della diplomazia di Ankara intervenendo al forum di Antalya – non applicheremo sanzioni alla Russia”. Del resto Turchia e Russia da anni seguono assieme importanti dossier, a partire da quello siriano e libico. Qui hanno posizioni diverse, ma sono gli accordi tra Putin ed Erdogan a reggere l'equilibrio.

Da qui la scelta di Ankara, in buoni rapporti anche con l'Ucraina. Kiev ha apprezzato la scelta turca di chiudere gli accessi del Mar Nero alle navi da guerra russe. Anche se oramai la flotta di Mosca operativa dinnanzi le coste ucraine ha raggiunto la zona, la decisione di Erdogan ha ricevuto un plauso dal presidente ucraino Zelensky.

Non è un caso che il primo bilaterale tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev dall'inizio del conflitto si sia svolto proprio ad Antalya giovedì scorso. Anche se non ha portato buoni frutti, ad ogni modo l'evento ha lanciato la Turchia quale protagonista nella mediazione tra le due parti.

“Le posizioni di Russia e Ucraina in qualche modo si sono fatte più vicine – ha dichiarato Cavusoglu all'agenzia Tass – Da rappresentante di un Paese neutrale, posso dire che serie discussioni tra di loro continuano. Tra gli argomenti sul piatto della discussione vi sarebbe soprattutto la neutralità dell'Ucraina e la definitiva rinuncia di Kiev ad entrare nella Nato.

Spiragli diplomatici confermati nelle ultime ore dai diretti interessati. Parlando con l'omologo bielorusso Alexandar Lukashenko, venerdì il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere che alcuni progressi sono stati fatti nelle trattative. Anche da Kiev hanno parlato di passi in avanti e della possibilità di un incontro tra le delegazioni a Gerusalemme.

Israele infatti, assieme alla Turchia, sta portando avanti una delicata mediazione.

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