Turchia, vignette di Charlie Hebdo sul quotidiano. Rischiano il carcere

Due giornalisti potrebbero essere condannati a quattro anni. La procura: "Insultati i valori religiosi"

Turchia, vignette di Charlie Hebdo sul quotidiano. Rischiano il carcere

Il rischio per due editorialisti del quotidiano turco Cumhuriyet è di trascorrere i prossimi quattro anni e mezzo della loro vita in carcere. L'accusa nei loro confronti è di avere insultato il profeta Maometto, pubblicando sulle colonne del giornale alcune vignette del magazine satirico francese Charlie Hebdo.

Ceyda Karan e Hikmet Cetinkaya avevano scelto di riprodurre la copertina del numero della rivista pubblicato dopo la strage di Parigi, in cui dodici persone erano morte in redazione. Ma la scelta potrebbe costargli cara. La procura di Istanbul ha chiesto una condanna a quattro anni e mezzo per quell'immagine di Maometto in lacrime, accompagnata dalla scritta: "Tout est pardonne".

Il quotidiano in inglese Zaman Online scrive che secondo la magistratura il Cumhuriyet ha "insultato i valori religiosi" e inoltre "incitato all'odio". Unico giornale a scegliere di pubblicare la copertina e alcune vignette, aveva già avuto problemi a febbraio, quando il direttore, Utku Cakirozer, era stato cacciato.

Nonostante la proprietà abbia negato qualsiasi legame con la scelta di stampare le vignette, la decisione di licenziarlo portò a molte polemiche. Una nota del quotidiano parlò allora di "mancanza di armonia e dissensi troppo marcati con l'amministrazione".

Quando il premier turco

Ahmet Davutoglu era tornato da Parigi, dopo la grande manifestazione per Charlie Hebdo, decine di siti erano stati oscurati per avere pubblicato la vignetta. L'accesso al sito del magazine satirico fu poi bloccato.

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