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Ucciso a Mosul il comandante dei "foreign fighters" dell'Isis

L'olandese guidava le forze speciali del Califfato nei quartieri orientali

Ucciso a Mosul il comandante dei "foreign fighters" dell'Isis

Abu Omer Hollandi è il nome con cui è andato in guerra, unendosi alle fila del sedicente Stato islamico (Isis) in Iraq. Ma all'anagrafe il comandante dei foreign fighters jihadisti era registrato come Taes Bill Monti, olandese, 41 anni.

Era lui a comandare le unità che tenevano i distretti di Muhamdiseen, quartiere nel settore orientale di Mosul, appena riconquistato dall'avanzata delle forze irachene, affiancate dai peshmerga di Erbil e dalle forze paramilitari della mobilitazione popolare.

Il capo delle forze che il Califfo ha votato al martirio, gli Inghimasi, è ora storia passata, eliminato dall'avanzata all'89esimo giorno di offensiva, dopo che anche l'Università di Mosul è stata riconquistata.

Abu Omer Hollandi è stato ucciso. A confermarlo Saeed Mamuzini, funzionario del KDP, Partito democratico del Kurdistan iracheno,

net/english/middleeast/iraq/14012017" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">che parla con la testata locale Rudaw e assicura che il 41enne jihadista era molto vicino ad Abu Bakr al-Baghdadi, uno tra i molti membri della "brigata olandese" partita per combattere tra Siria e Iraq.

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