Ucraina, mossa degli Usa: pronti altri 40 miliardi di dollari di aiuti militari

Nella notte a Washington la Camera dei Rappresentanti ha approvato un nuovo piano da 40 miliardi di Dollari per fornire aiuti militari all'Ucraina

Ucraina, mossa degli Usa: pronti altri 40 miliardi di dollari di aiuti militari

Nella notte le notizie più importanti riguardanti l'Ucraina sono arrivate dalla Bielorussia e da Mariupol. Nel primo caso, a preoccupare è il dispiegamento di importanti forze dell'esercito di Minsk lungo i confini con l'Ucraina. Nel secondo, è la condizioni disperata degli ultimi soldati ucraini rimasti asserragliati dentro l'acciaieria Azovstal. Intanto però, sul fronte politico, c'è da registrare il via libera della Camera dei Rappresentanti Usa al nuovo piano di aiuti militari a favore di Kiev.

Si tratta del primo pacchetto di supporto approvato dopo l'emanazione dell'Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act, la legge voluta da Joe Biden il 9 maggio scorso per facilitare l'arrivo di armi in Ucraina. Il nuovo piano prevede uno stanziamento complessivo di 40 miliardi di Dollari tra forniture militari e assistenza umanitaria. Il testo è stato approvato con 368 voti favorevoli e 57 contrati.

Le mosse della Bielorussia al confine con l'Ucraina

Sul fronte bielorusso, anche nelle ultime ore sono apparsi sui social dei video che confermano l'arrivo di mezzi e uomini bielorussi nelle città prossime alla frontiera. Per il governo del presidente Alexandar Lukashenko si tratterebbe di azioni di difesa in reazione alle presunte mobilitazioni da parte dell'Ucraina e alle esercitazioni Nato compiute in Paesi vicini alla Bielorussia.

A Chernihiv però, il cui oblast confina con il territorio bielorusso, le autorità hanno deciso di vietare ogni spostamento nel raggio di un chilometro dalla frontiera e di attuare forti limitazioni in un raggio di venti chilometri. Segno di come la tensione anche nel corso della notte sia ulteriormente aumentata.

La situazione a Mariupol

Da Mariupol invece le notizie più importanti provengono ancora una volta dall'acciaieria Azovstal. Le ultime ore sono state caratterizzate dalle indiscrezioni circa nuovi assalti da parte russa verso le ultime difese ucraine all'interno dello stabilimento. Così come anche dai nuovi appelli da parte dei membri del Battaglione Azov affinché si permetta l'evacuazione dei feriti.

Nel pomeriggio di ieri sono state diffuse le immagini proprio dei combattenti feriti impossibilitati a curarsi e con il rischio concreto di morire all'interno di Azovstal. Da qui i nuovi appelli anche da parte di Illya Samoilenko, responsabile dell'intelligence del Battaglione Azov, intervistato su Sky News. “Ogni giorno – ha detto – potrebbe essere l'ultimo. La situazione è straziante”.

"I russi abbandonano i soldati"

Intanto si continua a combattere nel Donbass, dove i russi avanzano lentamente nella regione di Izyum e provano a circondare Severodonetsk. Ma, contestualmente, sono costretti a indietreggiare lungo il fronte di Kharkiv. Nelle ultime ore dalle zone attorno la seconda città ucraina, sono arrivate altre notizie relative alla riconquista di alcuni villaggi e alcune località da parte dell'esercito di Kiev.

Questo è di fatto l'unico fronte dove una controffensiva ucraina, seppur abbastanza lenta, è in atto con successo. L'obiettivo da parte dei difensori qui è respingere verso la regione russa di Belgorod le truppe di Mosca. Proprio da Kharkiv sono arrivate nuove accuse da partedi Kiev ai russi. "Le truppe di Mosca - si legge in una nota diramata su Telegram dal capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov - stanno abbandonando i corpi dei loro soldati uccisi". Dopo la ritirata dalle zone riconquistate a Kharkiv, lo stesso Synegubov ha parlato anche di nuovi presunti crimini di guerra. "Ci sono molte case, uffici, scuole distrutti - ha aggiunto - E ci sono cadaveri, cadaveri di civili. Gli occupanti non hanno nemmeno preso quelli dei loro soldati, che sono per strada, nelle case". A Izyum intanto, nel crollo di un edificio bombardato sarebbero morte almeno 44 persone.

All'orizzonte, nella mattinata di oggi, potrebbe sorgere una nuova grave grana relativa al gas.

Ieri “per cause di forza maggiore”, il gestore ucraino della rete del gas ha paventato lo stop all'arrivo dei flussi dalle condutture russe verso l'Ucraina. Il motivo stava principalmente nell'impossibilità, i cui motivi non sono stati precisati, di usare l'importante impianto di Sokhranivka.

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