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"Ora l'autosufficienza alimentare dell'Ue". Il piano di Forza Italia

La delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo chiede all'Ue di mettere in campo un nuovo Recovery Fund destinato all'agroalimentare per mitigare gli effetti della guerra in Ucraina sul settore. Tajani: "Si ai corridoi verdi per portare il grano ucraino nell'Ue"

"Ora l'autosufficienza alimentare dell'Ue". Il piano di Forza Italia

Un nuovo Recovery Plan per l’agricoltura e corridoi verdi per garantire le importazioni di grano. È la ricetta di Forza Italia per mitigare gli effetti della crisi ucraina sul settore agroalimentare, presentata oggi a Bruxelles dal coordinatore nazionale del partito e vice presidente del Ppe, Antonio Tajani.

La questione della sicurezza alimentare dell’Ue alla luce del conflitto in corso alle porte d’Europa verrà discussa mercoledì dall’Europarlamento in seduta plenaria. Non è un tema di poco conto visto che da Russia e Ucraina, secondo i dati della Coldiretti, arriva il 29 per cento delle esportazioni mondiali di grano tenero, il 19 per cento del mais destinato agli allevamenti e l’80 per cento dell’olio di girasole per uso industriale. Numeri che fanno di cereali e semi oleosi asset strategici al pari di gas e petrolio.

Per questo Forza Italia chiede all’Ue di intervenire economicamente a sostegno dell’agricoltura europea con lo stesso schema utilizzato per far fronte alla pandemia, e cioè emettendo "bond" e dedicando una parte del nuovo Recovery Fund proprio al settore agricolo e agroindustriale. Un settore che, ha spiegato Tajani, "ha risentito forse di più della crisi economica provocata dalla guerra in Ucraina". "Chiediamo fortemente alla Commissione europea e al Consiglio di intervenire per sostenere un comparto che rischia di avere danni enormi", ha sottolineato ancora il vicepresidente del Ppe.

I corridoi verdi per il grano ucraino

La strategia europea, è il ragionamento del coordinatore azzurro, deve permettere di "ridurre i costi" della crisi alimentare. Tajani si è detto favorevole alla proposta dei "corridoi verdi" per l’export di prodotti come il grano formulata lunedì davanti agli eurodeputati della Commissione Agri dal ministro dell’Agricoltura di Kiev, Roman Leshchenko. "Bisogna fare assolutamente in modo che questo accada – ha detto - anche perché poi allenterebbe la tensione e aiuterebbe soprattutto il popolo ucraino e permetterebbe di rendere meno grave la situazione dal punto di vista economico".

"In Italia importiamo il 60 per cento del frumento di cui il 5 per cento circa viene da Russia e Ucraina, ma i prezzi lievitano proprio perché c'è carenza", ha poi osservato il coordinatore di Forza Italia durante l’incontro con i giornalisti al quale hanno preso parte anche gli onorevoli Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia, Raffaele Nevi, responsabile del Dipartimento Agricoltura, Herbert Dorfmann e Salvatore De Meo, membri della commissione Agricoltura.

Verso l'autosufficienza alimentare

L’obiettivo finale e "strategico" dell’Europa, ha sottolineato però Tajani, deve essere quello "dell'autosufficienza alimentare". "Non possiamo aspettare le crisi, ma dobbiamo fare di più", incalza proponendo una sospensione della politica agricola comune (Pac) e di "rivedere alcune cose della Farm to Fork", come ad esempio "l'inasprimento delle regole che limitano l'uso di antiparassitari e superfici a riposo che rischiano di diminuire drasticamente la produzione".

È d’accordo anche l’eurodeputata dello stesso partito, Luisa Regimenti. "Le conseguenze della guerra in Ucraina, con il peggiorare della crisi energetica e l'annunciato aumento dei prezzi di grano, mais, olio di girasole, devono rappresentare un chiaro messaggio per le istituzioni europee, con l'obiettivo di non trovarci mai più in questa situazione drammatica", spiega in una nota. "È assolutamente necessario – sottolinea - che l'Europa riveda la sua strategia in materia agroalimentare, per esempio favorendo le coltivazioni intensive". "La corsa all'acquisto dei beni fondamentali" scatenata dalla guerra, insiste, "va evitata in ogni modo".

Gli aiuti europei

È prevista per domani, intanto, la presentazione da parte della vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, del quadro temporaneo degli aiuti di Stato per contrastare gli effetti della crisi ucraina. Una posizione che, secondo Tajani, "va nella giusta direzione e conferma anche la nostra richiesta al governo italiano di cominciare a valutare seriamente uno scostamento di bilancio per ridurre il costo dell'energia e aiutare le imprese in maggiore difficoltà in tutti i settori, comprese quello agricolo".

Nei giorni scorsi proprio per fronteggiare la carenza di grano e mais dovuta alla crisi in Ucraina la Commissione Ue aveva deciso di sbloccare i terreni agricoli a riposo autorizzando la coltivazione di cereali e colture azotofissatrici, come soia e leguminose foraggere, anche nelle aree di interesse ecologico (EFA).

Ma per il medio-lungo termine, secondo gli europarlamentari di Forza Italia le autorità europee dovrebbero mettere a punto un piano strategico per l'autosufficienza alimentare, definire un Recovery plan alimentare che incrementi i fondi per infrastrutture idriche, digitali, di stoccaggio, e che consenta di sviluppare una piattaforma blockchain europea e andare verso un sistema di etichettatura sempre piu trasparente, senza però cedere a soluzioni che penalizzino la dieta mediterranea, come il Nutriscore.

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