Gb, detenuti di un carcere attaccano le guardie: "Atto terroristico"

Uno dei detenuti responsabili delle violenze ai danni del personale di sorveglianza del carcere di Whitemoor sarebbe un jihadista ventiquattrenne

Gb, detenuti di un carcere attaccano le guardie: "Atto terroristico"

Il Regno Unito è stato ultimamente scosso dalla notizia di violenze esplose in un carcere di massima sicurezza.

L’episodio di cronaca, riferisce Voice of America, si è consumato questo giovedì all’interno della prigione di Whitemoor, nel Cambridgeshire, contea dell’Inghilterra orientale. Lo stesso è consistito nell’aggressione da parte di due detenuti ai danni delle guardie carcerarie.

Tali condannati, spiega l’emittente citando Scotland Yard, avrebbero assalito un agente della polizia penitenziaria armati di “oggetti affilati messi a punto in maniera approssimativa” e di “finte cinture esplosive”.

Nonostante l’aggressione messa in atto dai due carcerati fosse palesemente frutto di improvvisazione, la stessa ha causato ferite al collo e alla testa a ben cinque secondini. Questi ultimi sono stati tutti subito ricoverati in ospedale, per poi essere, fa sapere il network Usa, dimessi dopo brevi accertamenti clinici.

Le violenze verificatesi a Whitemoor sono state sedate in breve tempo dal personale di sorveglianza, ma gli inquirenti hanno immediatamente interpretato l’aggressione compiuta dai due condannati come un atto terroristico.

Di conseguenza, le indagini su quanto accaduto di recente nel carcere di massima sicurezza sono state affidate, precisa lo stesso organo di informazione, a Dean Haydon, a capo dell’ufficio di coordinamento di tutte i servizi antiterrorismo di Sua Maestà. Egli, per il momento, si è limitato a dire, riporta sempre Voice of America, che il lavoro degli investigatori sulla dinamica dei fatti “va avanti senza problemi”.

I media d’Oltremanica, puntualizza l’emittente a stelle e strisce, hanno nel frattempo già delineato l’identikit di uno dei due detenuti coinvolti nell’episodio di cronaca.

Il soggetto in questione sarebbe il ventiquattrenne Brusthom Ziamani, in galera dal 2015 per avere pianificato, in preda a un delirio jihadista, la “decapitazione di un soldato britannico”.

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