È frutto di un accordo con l'Avana, ulteriore segnale di come i tempi siano cambiati per i rapporti tra i due Paesi l'abolizione, negli Stati Uniti, della norma che fino a oggi prevedeva per i cubani che fuggivano in America di ottenere automaticamente la residenza, anche se sprovvisti di un visto.
Da oggi non sarà più così e quella politica che era conosciuta come "piedi bagnati piedi asciutti" sarà sostituita da un'intesa per cui Cuba ha accettato di riprendersi quanti lasceranno l'isola e verranno poi respinti dagli Stati Uniti.
"Con effetto immediato, i cittadini di Cuba che cercheranno di entrare illegalmente e che non siano qualificati per avere assistenza umanitaria saranno soggetti al rimpatrio, secondo le legge degli Stati Uniti", si legge in una dichiarazione del presidente uscente Barack Obama.
Un'equiparazione, di fatto, tra
lo status concesso a quanti arrivano dall'isola e quello dei migranti in arrivo dagli altri Paesi, che cancella il residuio di un'epoca in cui i rapporti tra Washington e l'Avana erano ben diversi e tutt'altro che facili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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