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Gli Usa scelgono il nuovo presidente, ecco tutti i risultati

Il repubblicano porta a casa tutti gli stati chiave, tra cui Ohio, Florida e North Carolina. Ancora pochi "grandi elettori" e sarà eletto alla Casa Bianca

Gli Usa scelgono il nuovo presidente, ecco tutti i risultati

La lunga notte elettorale è stata combattuta fino alla fine, com'era nelle previsioni. Anche se a un certo punto si è capito chiaramente che Trump aveva il vento in poppa. Per vincere servivano 270 grandi elettori su un totale di 538. Dopo qualche ora di spasmodica attesa, e un serrato testa a testa in numerosi Stati, il repubblicano ha centrato il bersaglio, superando la fatidica soglia che gli consegna ufficialmente le chiavi della Casa Bianca.

Indiana e Kentucky sono i primi due Stati su cui Trump ha messo le mani. L'Indiana (11 grandi elettori) va al repubblicano con il 57,3%, con Hillary ferma Clinton al 37,8%. Il primo a esultare è Mike Pence, governatore dell'Indiana e candidato alla vicepresidenza del Gop: "Grazie Indiana per aver reso il nostro Stato il primo Stato a votare per rendere l'America grande di nuovo!". Nel Kentucky (8 voti) il tycoon si impone con il 62,5%.

Nel Vermont (3 grandi elettori), stato tradizionalmente democratico, vince la Clinton con il 61,1% dei voti.

Al cardiopalma la battaglia della Florida (29 grandi elettori), con Trump che la spunta con 49,1% contro il 47,7%. La battaglia che si giocava nel Sunshine State era una delle più importanti, sia per il "peso elettorale" sia perché varie volte era risultata decisiva.

Lo stato di New York (29 elettori) sorride a Hillary, come ampiamente previsto: la democratica porta a casa il 58,9% dei voti, contro il 37,4% di Trump. Lo stesso discorso per il Massachusetts (11 voti), con Hillary in testa con il 53,5%.

In Virginia (13 grandi elettori) la vittoria va alla Clinton con il 48,5% dei voti contro il 46,2% di Trump. Il West Virginia (5 elettori) premia Trump con il 68,7%. Il Nordest è tutto con la Clinton. In Pennsylvania (20 voti elettorali), in una sfida combattuta fino all'ultimo, il repubblicano vince con il 48,9%, contro il 47,6% di Hillary. Ed è vittoria, per l'ex segretaria di Stato, anche nel Maine (4 voti) e nel Rhode Island (4 voti).

Nello Stato dell'Ohio (18 grandi elettori), un altro degli "swing State", il candidato repubblicano vince con il 52,1%, contro il 43,4% di Hillary. Svolta importante, perché lo Stato passa dal blu democratici al rosso dei repubblicani. In North Carolina (15 voti elettorali), altro stato chiave, Trump si impone con il 50,6% contro il 46,7%. Il South Carolina (9 voti) assegna il 55,7% a Trump. In Georgia (16 voti elettorali) Trump è avanti con il 51,8% contro il 45,2% di Hillary. Sempre nel profondo Sud, in Alabama, Trump vince con il 62,2% contro il 35,3% di Hillary.

L'Illinois (20 voti) resta fedele ai democratici, con il 55,4% dei consensi per Hillary contro il 39,4% per il repubblicano.

In Missouri (10 voti) il 58,9% degli elettori è con Trump. Così come il Tennesse (11 voti), con il 62% per il repubblicano.

Enorme striscia rossa (per Trump) da Nord a Sud, partendo dal North Dakota (63,5%), South Dakota (62,2%), Nebraska (61,1%), Kansas (57,3%), Oklahoma (65,4%) e Texas (52,6% Trump contro il 43,4% per Hillary). Anche in Arkansas, lo Stato di Bill Clinton, Trump trionfa con il 60,6%.

Spostandoci verso Ovest, in New Mexico (5 voti) Clinton vince con il 48,3% contro il 38,9% di Trump. Anche il Colorado (9 voti) premia Hillary (47,6% contro il 44,6%). Il Montana (3 voti) si schiera con Trump con il 56,9%, così come il Wyoming (3 voti) con il 69,9%. L'Idaho (4 voti elettorali) premia Trump con il 57,2% dei voti.

Trump è vicino alla conquista anche del Wisconsin, con i suoi 10 grandi elettori (49%). E nel Michigan (16 voti) è avanti con il 48,3%. L'aver fallito in questi due Stati, che molti definivano il "firewall di Hillary" (la sua ultima barriera di protezione), è costato molto caro alla candidata democratica.

Vedaimo ora com'è anata negli Stati della costa orientale (tra parentesi il numero di grandi elettori assegnati). Washington (12), Oregon (7), Nevada (6) e California (55) vanno tutti a Hillary. L'Arizona del senatore John McCain, invece, va a Trump, con il 49,3% contro il 45,7%.

Le Hawaii (4 elettori) premiano la Clinton, con il 64,5% dei consensi contro il 28,2% di Trump. I tre elettori della tradizionalmente repubblicana Alaska, invece, convergono su Trump (52,8%).

La Clinton non concede ancora la vittoria

La campagna di Hillary Clinton non concede ancora la vittoria. Il manager della sua campagna, John Podesta, è salito sul palco del Javits Center (il centro congressi dove la candidata democratica ha organizzato l’evento finale dell’Election Day) per dire che la corsa verso la Casa Bianca è "too close to call" e che ogni voto conta negli Stati ancora in bilico e che dunque non sono ancora stati assegnati. "Non è ancora finita", ha detto a una folla scoraggiata riferendosi all’ex segretario di Stato. Podesta ha poi aggiunto che Clinton non parlerà questa notte.

Cala l'elettorato bianco, crescono latinos e asiatici

L'elettorato americano diventa meno bianco. Secondo gli exit poll della Cnn, infatti, il 70% degli elettori che hanno votato oggi sono bianchi, due punti in meno rispetto a 4 anni fa, quando era il 72%. Cresce il voto degli ispanici, dal 10% all'11%, e degli asiatici dal 3% al 4%.

Ma cala di un punto il voto degli afroamericani dal 13% al 12%.

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