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Usa, la stampa liberal accusa Jared Kushner: "Ha frodato il fisco"

Secondo la stampa liberal, la riforma tributaria varata da Trump nel 2017 rischia di “facilitare l’elusione e l’evasione fiscali” da parte degli imprenditori del settore immobiliare, nel quale è attiva proprio la famiglia Kushner

Usa, la stampa liberal accusa Jared Kushner: "Ha frodato il fisco"

I media Usa “progressisti” hanno lanciato un nuovo attacco nei confronti dello staff del presidente Trump. Nel mirino della stampa liberal è infatti finito di recente il genero del tycoon, Jared Kushner. Quest’ultimo, imprenditore del settore immobiliare, è stato accusato di “elusione fiscale” e di avere illegittimamente beneficiato di varie deduzioni previste dalla normativa tributaria. Il genero del presidente ha replicato alle accuse ribadendo la propria correttezza e definendo “infondate” le ricostruzioni dei media.

The New York Times ha in questi giorni pubblicato “documenti riservati” relativi alle dichiarazioni dei redditi redatte da Kushner dal 2009 al 2016. In base a tali documenti, l’imprenditore avrebbe dichiarato, in ciascuno dei sette anni considerati, “reddito zero” e, di conseguenza, non avrebbe pagato alcuna imposta federale. Secondo il quotidiano, il genero di Trump avrebbe, in maniera non pienamente lecita, “piegato alle proprie esigenze” alcune disposizioni della normativa tributaria nazionale. La legge Usa, infatti, stabilisce che le società possano sottrarre dal reddito imponibile le “spese di ammortamento”, ossia i costi sostenuti per preservare dall’usura del tempo le rispettive proprietà immobiliari. Beneficiando di tali disposizioni, Kushner avrebbe quindi, nel periodo considerato, sottratto dal suo reddito complessivo le spese affrontate dall’azienda di famiglia, la Kushner Companies, per ammodernare gli edifici da essa gestiti, per lo più complessi residenziali sparsi tra New York e il New Jersey. L’organo di stampa sostiene che l’imprenditore avrebbe fatto ricorso alle deduzioni accordate dalla normativa tributaria senza mai allegare alle proprie dichiarazioni dei redditi documenti adeguati a dimostrare l’“obsolescenza” degli immobili di proprietà della sua compagnia.

The New York Times ha quindi concluso la propria inchiesta con una dura critica nei confronti dei “tagli alle tasse” varati da Trump nel 2017. Ad avviso degli autori dell’inchiesta, le nuove esenzioni e deduzioni tributarie promosse dal tycoon rischiano di “facilitare l’elusione e l’evasione fiscali” da parte, in particolare, dei grandi gruppi immobiliari, tra i quali figura proprio la Kushner Companies.

Il genero del presidente Usa ha subito reagito alle critiche della stampa liberal affermando di “non avere mai violato la legge”. Successivamente, Abbe Lowell, avvocato dell’imprenditore, ha puntualizzato: “La recente inchiesta giornalistica condotta ai danni del mio assistito si basa su documenti incompleti, tra l’atro ottenuti in violazione della legge e dei regolamenti sulla riservatezza dei dati personali. Jared Kushner ha sempre pagato le tasse e le sue dichiarazioni dei redditi sono state certificate da autorevoli società di revisione contabile.” Il legale ha poi rigettato le accuse, avanzate sempre da The New York Times, circa il presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe Kushner, il quale, ad avviso del quotidiano, ricoprirebbe un incarico pubblico pur mantenendo “solidi legami” con l’azienda di famiglia: “Il mio assistito, subito dopo il suo ingresso nello staff presidenziale, ha reciso ogni legame con la sua precedente attività imprenditoriale, vendendo a un fondo fiduciario le sue quote dell’azienda di famiglia.

” Per il momento, né la Casa Bianca né la Kushner Companies hanno rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda.

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