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Vaiolo delle scimmie, ecco le bufale apparse sul web

Da quando sono stati registrati i primi focolai nel mondo, una nuova ondata di disinformazione è apparsa su diversi canali social e sul web. Ecco le fake news sul vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie, ecco le bufale apparse sul web

L'ultima cosa che avremmo voluto sentire è che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato un'altra malattia - questa volta il vaiolo delle scimmie - un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Il vaiolo delle scimmie è un virus simile al vaiolo che provoca febbre, linfonodi ingrossati ed eruzioni cutanee distintive sul viso, sui palmi delle mani, sulla pianta dei piedi e sui genitali. Secondo il progressista Guardian, gli uomini gay e bisessuali sono i più a rischio di contrarre questa malattia, che può avere un tasso di mortalità intorno al 3-6%, sebbene la stragrande maggioranza delle persone riesca a riprendersi a casa senza ricovero o farmaci.

Affinché una malattia possa essere definita un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, deve raggiungere una soglia elevata di contagi. Deve essere un "evento straordinario" che costituisce un rischio per la salute pubblica a causa della diffusione internazionale della malattia, che richiede una risposta globale coordinata. Tale annuncio dell'Oms - secondo alcuni tardivo, secondo altri eccessivo - ha naturalmente scatenato le teorie complottiste più disparate. L'Institute for Strategic Dialogue ha notato che i focolai di vaiolo delle scimmie stanno "ravvivando la diffusione di una serie di cospirazioni taglia e incolla..." che sono state utilizzate negli ultimi due anni per fuorviare le persone durante la pandemia da Covid.

Le (nuove) teorie del complotto

La prima teoria emersa sul web è che il vaiolo delle scimmie è stato creato in laboratorio per poter imporre restrizioni (lockdown) e una nuova ondata di vaccinazioni di massa. Come spiega la Bbc, non è affatto così: secondo gli scienziati, infatti, questo virus non è come il Covid ed è molto più difficile da trasmettere. Inoltre, abbiamo già vaccini e trattamenti disponibili e le persone sembrano essere infettive solo quando compaiono i sintomi, il che rende più facile individuarle e isolarle. Quindi restrizioni come i lockdown o le vaccinazioni di massa "non saranno davvero il modo per rispondere al vaiolo", afferma il professor Peter Horby, direttore del Pandemic Sciences Center dell'Università di Oxford. Smentita inoltre l'ipotesi che l'ondata di contagi sia provocata da un virus fabbricato in laboratorio: le sequenze genetiche che abbiamo a disposizione, sottolinea sempre la Bbc, lo fanno risalire al ceppo del vaiolo delle scimmie che circola comunemente nell'Africa occidentale: "Questo ci dice che non è qualcosa di fabbricato" conferma la genetista Fatima Tokhmafshan.

La bufala sul fuoco di Sant'Antonio

Inoltre, c'è chi tenta di collegare il fuoco di Sant'Antonio (herpes zoster) al vaccino Covid, sostenendo che il vaiolo delle scimmie venga usato, in realtà, come "storia di copertura" per coprire un effetto collaterale. La teoria priva di fondamento scientifico è apparsa su The Health Side, pagina di informazioni in ambito sanitario molto diffusa in India, ripresa da numerosi utenti sul web. Naturalmente, non è affatto vero perché i vaccini contro il covid non possono causare il vaiolo delle scimmie. Entrambe le infezioni, spiega il Daily Mail, possono causare vesciche pruriginose, nonostante siano causate da due virus diversi. Tuttavia, l'herpes zoster di solito appare sulla pancia e sul torace e solo su un lato del corpo, differentemente dal vaiolo delle scimmie, eruzione cutanea che spesso inizia sul viso prima di diffondersi su altre parti del corpo, compresi i genitali.

Altra teoria smentita completamente dagli esperti riguarda, in particolare, il vaccino AstraZeneca, che provocherebbe il vaiolo delle scimmie. Il vaccino, infatti, secondo uno screenshot circolato sui social, contiene un "vettore di adenovirus dello scimpanzé". Peccato che gli adenovirus siano una famiglia diversa dagli orthopoxvirus, la classificazione tecnica del vaiolo delle scimmie. È vero, il vaccino dell'Università di Oxford contiene l'adenovirus dello scimpanzé, che però è stato geneticamente modificato affinché non si diffonda. Sono solo alcuni esempi delle svariate teorie complottiste prive di qualsiasi fondamento scientifico apparse sui social media.

In molte di queste il fondatore di Microsoft Bill Gates gode, suo malgrado, di un ruolo di assoluto protagonista e si conferma l'uomo più odiato dai complottisti di ogni latitudine.

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