Il Vaticano riconosce la Palestina. Israele: "Forte delusione"
26 Giugno 2015 - 17:10Monsignor Paul Gallagher: "La soluzione di due Stati divenga realtà quanto prima". Ma si rischia una crisi diplomatica
Lo Stato del Vaticano riconosce la Stato di Palestina come un'entità sovrana. Lo ha fatto oggi, siglando al Palazzo apostolico "un accordo globale" sugli "aspetti essenziali della vita e dell'attivitò della Chiesa in Palestina". Una mossa attesa da tempo, dopo l'accordo base firmato il 15 febbraio 200 tra il Vaticano e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) cui erano seguiti numerosi negoziati svolti da una commissione bilaterale.
L'accordo è stato firmato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, e Riad Al-Malki, ministro degli Affari esteri della Palestina.
A margine della firma dell'accordo storico, Gallagher è anche tornato sulla questione territoriale, chiedendo che al più presto venga formalizzata a livello internazionale l'esistenza di due Stati: "Spero che l'auspicata soluzione dei due Stati divenga realtà quanto prima". "Il processo di pace - ha aggiunto - può progredire solo tramite il negoziato diretto tra le Parti con il sostegno della comunità internazionale. Ciò richiede certamente decisioni coraggiose, ma anche sarà un grande contributo alla pace e alla stabilità della Regione".
La firma e la rinnovata richiesta del riconoscimento internazionale per la Palestina ha irritato e non poco le autorità di Israele. Il minstero degli Esteri israeliano, infatti, ha espesso "rincrescimento rispetto alla decisione del Vaticano di riconoscere ufficialmente l'Autorità Palestinese come uno Stato". "Israele - si legge nel comunicato diffuso dall'ambasciata israeliana presso la Santa Sede - studierà l'accordo in dettaglio e le sue implicazioni per la futura cooperazione tra Israele e il Vaticano". Israele considera la firma dell'accordo un "passo affrettato" che potrebbe mettere a rischio il cammino dell'accordo di pace con l'Ap.
Il ministro degli Affari esteri palestinese, invece, lo considera un "accordo storico". Raid Al-Malki ha aggiunto: "Per la prima volta l'accordo include un riconoscimento ufficiale della Palestina come Stato, quale segno di riconoscimento del diritto del popolo palestinese all'autodeterminaione, alla libertà e dignità in un proprio Stato indipendente libero dalle catene dell'occupazione"
La scelta del Vaticano in merito al riconoscimento della Palestina non è una novità. Lo scorso 16 maggio, infatti, il presidente dell'Anp Abu Mazen aveva fatto visita a papa Francesco ed era stato ricevuto come capo di Stato. E anche nei loro viaggi in Terra Santa Bergoglio e Benedetto XVI avevano sostenuto la soluzione dei due Stati.
Ma oggi arriva l'ufficialità: per la Santa Sede la Palestina è uno Stato.