Violenti scontri in Francia, manifestanti contro legge su sicurezza

A scendere in piazza per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza, come riferito dal ministero dell'Interno, circa 133mila persone in 70 città diverse della Francia: 46 arresti solo a Parigi

Violenti scontri in Francia, manifestanti contro legge su sicurezza

Momenti di fortissima tensione in Francia, dove quest'oggi numerosi cittadini hanno deciso di scendere in strada per manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti del governo. Sarebbero almeno 500mila le persone che hanno preso parte parte alla protesta denominata "Marcia della libertà", anche se il ministero dell'Interno ha parlato di 133mila partecipanti. A provocare la pesante reazione del popolo francese la nuova legge sulla sicurezza che in queste ore viene discussa in parlamento. Fra le misure contestate dai cittadini, anche delle limitazioni sulla possibilità di filmare o riprendere gli agenti nel corso delle loro operazioni. Sarebbe proprio un episodio di violenza commesso dagli uomini in divisa ad aver innescato la furia dei manifestanti. Lo scorso fine settimana, infatti, un uomo di colore, tale Michel Zecler (produttore musicale), sarebbe stato pestato da 4 poliziotti. Ed ecco dunque ripartire le accuse di razzismo, che hanno infiammato la folla.

A finire nel mirino di coloro che hanno preso parte alla protesta anche il prefetto di Parigi, Didier Lallement, reo di aver fatto sgomberare a inizio settimana un accampamento di stranieri a Place de la Republique. In molti, in seguito a questo episodio, hanno chiesto le dimissioni di Lallement. Oggi almeno 70 manifestazioni hanno avuto luogo in tutta la Francia: la più grande, naturalmente, è stata quella di Parigi, con 46mila persone che si sono radunate tra Place de la République e Place de la Bastille. “È una legge che fa parte di una catena di vincoli liberticidi”, ha commentato una dei manifestanti, come riportato da “Le Monde”. “Se non possiamo più filmare o fotografare, chi ci proteggerà dalla violenza della polizia?”, ha aggiunto un altro cittadino. A parlare anche un addetto stampa: “Non si può più parlare di democrazia in uno Stato che proibisce ai giornalisti di scattare foto”.

Molti dei cortei sono stati pacifici, ma nel corso della giornata non sono mancati episodi di indicibile violenza, con strade barricate, incendi, colonne di fumo e aggressioni ai danni degli agenti accorsi per ristabilire la calma. Alcuni esercizi commerciali ed una facciata del Banque de France, banca centrale della Francia, sono stati dati alle fiamme. Scene di vera e propria guerra civile, come hanno testimoniato alcune delle principali testate francesi. In alcuni casi le forze dell'ordine sono dovute ricorrere all'utilizzo dei lacrimogeni. Soltanto intorno alle ore 19 Place de la Bastille è stata evacuata, mentre il ministro dell'Interno Gerald Darmanin annunciava la propria solidarietà nei confronti degli uomini in divisa e condannava gli atti di violenza.

Proteste anche a Lione, dove a scendere in piazza sono state 7.500 persone. Una marcia libera alla quale hanno partecipato uomini e donne di tutte le età. “Da Sarkozy, Hollande, non si ferma. Se un dittatore prenderà il potere domani in Francia, avrà tutti gli strumenti legali a sua disposizione”, ha dichiarato l'ex presidente dell'ordine degli avvocati di Lione Farid Hamel. “Con pretesti di sicurezza, costruiamo un regime che può scivolare nell'autoritarismo in qualsiasi momento”.

Migliaia di cittadini hanno manifestato anche nella Loira, arrivando fino a Saint-Etienne, dove delle uova sarebbero state lanciate contro alcuni agenti, mentre a Bordeaux si sono radunate circa 6mila persone. Al termine della giornata sono 37 gli agenti rimasti feriti in seguito agli scontri con i manifestanti. Questo, almeno, quanto riferito dal ministero dell'Interno francese.

“Il giorno della riapertura per i nostri piccoli commercianti è stato rovinato a Parigi dalle milizie dell'estrema sinistra", ha commento anche la leader di Rassemblement national Marine Le Pen sul proprio account Twitter. “I francesi ne hanno abbastanza di queste immagini di saccheggi permanenti”.

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